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22 Agosto 2025

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22 Agosto 2025

Il Ciclo Completo di Recupero nella Fonderia – Da Fumi a Ceneri, il Valore Nascosto

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Indice

    Il Ciclo Completo di Recupero nella Fonderia – Da Fumi a Ceneri, il Valore Nascosto

    Dove trasformiamo l’inquinamento pesante in opportunità leggera,per grandi imprese, comuni, cittadini, micro-realtà.


    Capitolo 1: La Fonderia – Composizione, Diffusione, Impatto

    Sezione 1.1: Cos’è una Fonderia e Dove Si Trova

    Una fonderia è un impianto industriale dove i metalli vengono fusi, purificati, lavorati per produrre acciaio, ghisa, alluminio, leghe speciali.

    In Italia, le fonderie più grandi sono:

    • Ilva di Taranto – la più grande acciaieria d’Europa
    • Acciaierie d’Italia (ex Lucchini) di Brescia
    • ILVA di Genova-Cornigliano
    • Acciaierie di Piombino
    • Fonderie di Crotone, Novi Ligure, Terni

    Ma ci sono centinaia di fonderie minori, spesso nascoste, che lavorano:

    • metalli non ferrosi (rame, alluminio)
    • scarti industriali
    • RAEE
    • ghisa da rottame

    Sezione 1.2: Tipologie di Fonderie e Materiali Trattati

    Acciaieria (altoforno)
    Minerale di ferro, carbone
    Acciaio, ghisa
    CO₂, PM10, metalli pesanti
    Fonderia leghe leggere
    Alluminio, scarto RAEE
    Leghe per auto, elettronica
    Fumi tossici, polveri
    Fonderia metalli non ferrosi
    Rame, stagno, piombo
    Rame riciclato, saldature
    Arsenico, cadmio, cromo
    Fonderia di scarto (urban mining)
    Rottame, RAEE, scorie
    Metalli puri
    PFAS, bromuri, terre rare

    👉 Il 40% del metallo prodotto in Europa viene da riciclo👉 Ma il 90% dei rifiuti secondari (ceneri, fumi, fanghi) non viene recuperato


    Sezione 1.3: Impatto Sanitario ed Economico

    1. Inquinamento Atmosferico

    • PM10 e PM2.5: polveri sottili che causano malattie respiratorie
    • CO₂: Ilva di Taranto emette 12 milioni di tonnellate/anno (fonte: ISPRA)
    • Diossine e furani: da combustione incompleta
    • Metalli pesanti: piombo, cadmio, mercurio nei fumi

    2. Inquinamento del Suolo e delle Acque

    • Ceneri volanti – depositate su terreni agricoli
    • Fanghi tossici – da depurazione fumi e acque di scarico
    • Scorie metalliche – contenenti cromo, nichel, arsenico

    3. Impatto Sanitario

    • A Taranto, il tasso di mesotelioma è 7 volte la media nazionale
    • Mortalità per tumori: +30% rispetto al resto d’Italia
    • Ogni anno: migliaia di ricoveri per patologie respiratorie

    Sezione 1.4: Dove Si Trova in Italia – Mappa delle Aree Critiche

    Taranto (TA)
    Ilva
    PM10, CO₂, Cd, Pb, As
    Parziale (bonifiche in corso)
    Brescia (BS)
    Lucchini
    PM10, Ni, Cr, CO₂
    30% bonificato
    Piombino (LI)
    Acciaierie
    PM10, Hg, CO₂
    Lento
    Crotone (KR)
    Fonderie minori
    Pb, Cd, PM10
    Inesistente
    Novi Ligure (AL)
    Fonderie leghe
    Cr, Ni, polveri
    Iniziato

    👉 Taranto è il simbolo nazionale dell’emergenza ambientale👉 Ma può diventare il modello della rigenerazione


    Sezione 1.5: Il Fumo, le Ceneri, i Fanghi – Il Valore Nascosto

    Contrariamente a quanto si crede, i rifiuti delle fonderie non sono solo veleno.Sono concentrati di elementi strategici,spesso trascurati perché “troppo pochi”,ma che, sommati e recuperati,diventano risorse critiche.

    Cosa si trova nei rifiuti di una fonderia (per tonnellata)

    Fumi
    Xenon, Kripton, Neon, Fluoro
    1–5 ppm
    100–150
    Ceneri volanti
    Zinco, rame, terre rare
    5–15 kg
    80–200
    Fanghi di depurazione
    Rame, nichel, oro, argento
    10–30 kg
    150–500
    Scorie metalliche
    Ferro, cromo, nichel
    300–500 kg
    30–150
    Polveri stradali (vicino fonderia)
    Rame, zinco, piombo, oro (tracce)
    100–500 g/ton
    50–100

    👉 1 tonnellata di rifiuti = fino a €800 di valore recuperabile👉 1.000 ton = €800.000 di valore👉 Senza contare il valore della bonifica ambientale


    Sezione 1.6: La Legge e il Quadro Normativo

    Decreto Legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale)

    • Classifica le ceneri, i fumi, i fanghi come rifiuti pericolosi
    • Richiede tracciabilità (CER) e bonifica

    Codici CER Rilevanti

    10 01 13*
    Scorie metalliche ferrose
    10 02 07*
    Ceneri volanti da incenerimento
    10 08 01*
    Fanghi da trattamento gas
    12 01 04*
    Rifiuti metallici misti

    Finanziamenti Disponibili

    • FESR: fino al 70% per impianti di recupero
    • PNRR – Missione 2: fondi per economia circolare
    • Bando “Rigenera” (MITE): contributi a fondo perduto per comuni
    • Credito d’imposta circolare: 140% su investimenti in riciclo

    Tabella 1.1 – Composizione media dei rifiuti di una fonderia (per tonnellata)

    Fumi
    Xenon (Xe)
    5 mg
    25.000/kg
    125
    Ceneri
    Zinco (Zn)
    10 kg
    2,30
    23
    Fanghi
    Rame (Cu)
    15 kg
    7,20
    108
    Fanghi
    Oro (Au)
    0,1 g
    53,00
    5,30
    Scorie
    Ferro (Fe)
    400 kg
    0,10
    40
    Polveri stradali
    Rame (Cu)
    50 g
    7,20/kg
    0,36
    Totale valore recuperabile
    301,66 €/ton

    Ma con recupero di terre rare, palladio, gas rari: fino a €800/ton


    Capitolo 2: Elementi Recuperabili – Ferro, Rame, Zinco, Gas Rari e Tracce Strategiche

    Sezione 2.1: Ferro (Fe) – Il Metallo Base, Ma Non Solo

    Il ferro è il componente principale delle scorie fonderia (30–50%).Facile da recuperare, utile per acciaierie.

    Tecnica: Separazione Magnetica + Fusione

    1. Macinazione fine del materiale
    2. Passaggio su nastro magnetico → recupero ferro in polvere
    3. Fusione a 1.538°C → lingotti per acciaierie
    4. Vendita a €100/ton

    👉 1 ton di scorie = 400 kg di ferro = €40 di valore👉 Non è molto, ma è immediato, sicuro, replicabile


    Sezione 2.2: Rame (Cu) – Recupero da Fanghi e Polveri

    Il rame è presente in:

    • fanghi di depurazione (da circuiti stampati, freni)
    • polveri stradali (da freni e frizioni)
    • ceneri volanti (da RAEE, saldature)

    Tecnica: Lixiviazione + Elettrodeposizione (low-cost)

    1. Macinazione del materiale
    2. Lixiviazione con acido solforico (H₂SO₄)Cu + 2H₂SO₄ → CuSO₄ + SO₂ + 2H₂O
    3. Elettrodeposizione con corrente continua (12V)
    4. Recupero del rame in lamina pura

    Costi e Reddito

    • Acido solforico: €0,30/kg
    • Alimentatore 12V: €120
    • Coppie di elettrodi in grafite: €50
    • Reddito: €7,20/kg

    Tabella 2.2.1 – Recupero del rame da 1 tonnellata di fanghi

    Acido solforico
    30
    100 L
    Energia
    50
    500 kWh
    Manodopera (6 ore)
    120
    €20/ora
    Vendita rame (15 kg)
    108
    7,20 €/kg
    Utile netto
    (92)
    Breve perdita iniziale

    Ma se recuperi anche oro, zinco, nichel → il sistema diventa redditizio


    Sezione 2.3: Zinco (Zn) – Da Polveri e Ceneri

    Il zinco è presente in:

    • polveri stradali (da freni, pneumatici)
    • ceneri volanti (da galvanizzazione)
    • fumi di fusione

    Tecnica: Lixiviazione Acida + Precipitazione

    1. Trattamento con acido cloridrico (HCl)
    2. Filtrazione
    3. Precipitazione come ossido di zinco (ZnO) con NaOH
    4. Essiccazione e vendita come additivo per gomma, agricoltura
    • Quantità: 10–50 kg/ton (polveri)
    • Prezzo: €2,30/kg
    • Valore: 23–115 €/ton

    Sezione 2.4: Gas Rari nei Fumi – Xenon, Kripton, Neon

    Questo è il tesoro nascosto.Nei fumi di fusione, ci sono gas nobili usati in:

    • laser medicali (xenon)
    • illuminazione a risparmio (kripton)
    • semiconduttori (neon)

    Tecnica: Liquefazione Criogenica + Separazione per Pressione

    1. Raccolta fumi con canne fumarie dedicate
    2. Raffreddamento a -196°C (azoto liquido)
    3. Separazione per frazionamento
    4. Recupero in bombole
    Xenon (Xe)
    1–2 ppm
    25–30
    125–150
    Usato in laser spaziali
    Kripton (Kr)
    3–5 ppm
    10–15
    50–75
    Isolamento termico
    Neon (Ne)
    5–8 ppm
    5–8
    25–40
    Semiconduttori

    👉 1.000 ton di fumi = €200–300 di valore👉 Per una rete di comuni con impianto condiviso: sostenibile


    Sezione 2.5: Terre Rare – Neodimio, Cerio, Lantanio

    Presenti in:

    • fanghi di depurazione (da motori elettrici, turbine)
    • scorie da leghe speciali

    Tecnica: Digestione Acida + Estrazione Liquido-Liquido

    1. Trattamento con HCl al 10%
    2. Filtrazione
    3. Estrazione con solvente organico (es. TBP)
    4. Precipitazione selettiva
    Neodimio (Nd)
    100–300
    120
    12–36
    Cerio (Ce)
    200–500
    60
    12–30
    Lantanio (La)
    100–200
    50
    5–10
    Totale valore
    19–76 €/ton

    👉 100 ton = €1.900–7.600 di valore


    Sezione 2.6: Metalli Preziosi – Oro, Argento, Palladio (tracce)

    In fonderie che trattano RAEE, scarti elettronici, catalizzatori:

    • Oro (Au): 0,1–0,5 g/ton
    • Argento (Ag): 1–5 g/ton
    • Palladio (Pd): 0,5–2 g/ton

    Tecnica: Acqua Regia + Precipitazione

    1. Trattamento con acqua regia (3:1 HCl:HNO₃)
    2. Filtrazione
    3. Precipitazione con cloruro di sodio (PdCl₂) o zinco (Au)
    4. Elettrodepositazione per purezza >99%
    Oro (Au)
    0,3 g
    53,00/g
    15,90
    Palladio (Pd)
    1 g
    40,00/g
    40,00
    Argento (Ag)
    3 g
    0,85/g
    2,55
    Totale valore
    58,45 €/ton

    👉 500 ton = €29.225 di valore


    Sezione 2.7: Polveri Stradali – Il Nuovo “Oro Urbano”

    A Taranto, Brescia, Crotone, le polveri stradali contengono:

    • Rame (Cu): 200–500 ppm (da freni)
    • Zinco (Zn): 500–1.000 ppm (da gomme, galvanizzazione)
    • Piomb (Pb): 100–300 ppm (da vernici, tubi)
    • Oro (Au): 0,1–0,3 g/ton (da RAEE, catalizzatori)

    Tecnica per Cittadini (impianto < €5.000)

    1. Raccolta con aspirapolvere industriale
    2. Macinazione
    3. Separazione magnetica (ferro)
    4. Lixiviazione acida (rame, zinco)
    5. Elettrodeposizione (metalli preziosi)

    Tabella 2.7.1 – Recupero da 100 kg di polveri stradali

    Rame (Cu)
    50 g
    7,20/kg
    0,36
    Zinco (Zn)
    100 g
    2,30/kg
    0,23
    Oro (Au)
    0,01 g
    53,00/g
    0,53
    Totale valore
    1,12 €/100 kg

    Ma se raccogli 5 ton/anno = €560 di valoreCon impianto da €2.000 → utile netto: €300/anno


    Sezione 2.8: Valore Totale Recuperabile – Il Modello Economico

    Tabella 2.8.1 – Bilancio economico per 1.000 ton di rifiuti fonderia (es. Ilva di Taranto)

    Ferro (Fe)
    40.000
    400 kg/ton x 1.000 t
    Rame (Cu)
    108.000
    15 kg/ton x 7,20 €/kg
    Zinco (Zn)
    57.500
    25 kg/ton x 2,30 €/kg
    Gas rari (Xe, Kr, Ne)
    250.000
    1.000 ton fumi x €250
    Terre rare (Nd, Ce)
    76.000
    100 ton fanghi x €760/ton
    Metalli preziosi (Au, Pd)
    29.225
    500 ton x €58,45/ton
    Totale valore recuperabile
    660.725 €/anno

    👉 Costo medio recupero: €200.000/anno👉 Utile netto: €460.725/anno👉 Perfetto per comuni, cooperative, laboratori artigiani


    Capitolo 3: Ciclo Completo di Recupero – Da Fumi a Scorie, Passo dopo Passo

    Sezione 3.1: Fase 1 – Raccolta Sicura dei Materiali

    Il primo passo non è nel laboratorio, ma sul campo.La raccolta deve essere fatta in totale sicurezza, per evitare la dispersione di polveri tossiche.

    1. Polveri Stradali (da cittadini o comuni)

    • Usa un aspirapolvere industriale con filtro HEPA
    • Lavora in zona ventilata o con mascherina FFP3
    • Imballa in sacchi sigillati con etichetta CER 19 08 02*
    • Conserva in area coperta, asciutta

    2. Ceneri Volanti (da fonderia)

    • Collabora con il comune o con la fonderia per ottenere ceneri già raccolte
    • Usa pale di plastica, mai soffiate d’aria
    • Imballa in contenitori metallici sigillati
    • Etichetta con codice CER 10 02 07*

    3. Fanghi di Depurazione

    • Provenienti da impianti di abbattimento fumi/acque
    • Richiedi autorizzazione al trasporto (DDT)
    • Conserva in vasche coperte per evitare dispersione

    Sezione 3.2: Fase 2 – Trattamento e Separazione dei Materiali

    Una volta in laboratorio, i materiali vanno trattati strato per strato.

    Passo 1: Macinazione e Pulizia Meccanica

    • Usa un trituratore a martelli (5–7 kW)
    • Rimuovi visivamente metalli, plastica, legno
    • Conserva i metalli separati (rifiuti CER diversi)

    Passo 2: Separazione Magnetica del Ferro

    • Passa il materiale su un nastro magnetico
    • Recupera il ferro in polvere
    • Impacchetta e consegna a fonderia

    Passo 3: Recupero di Rame, Zinco, Piombo

    • Se ci sono cavi o saldature, usa:
      • Forno a gas (1.085°C) per il rame
      • Forno a induzione (419°C) per lo zinco
      • Lixiviazione con acido citrico per il piombo
    • Fai analisi con XRF per confermare la presenza

    Sezione 3.3: Fase 3 – Recupero del Rame e del Zinco

    Opzione A: Lixiviazione Acida + Elettrodeposizione (per rame)

    1. Aggiungi H₂SO₄ al 10% (2 L per kg di materiale)
    2. Agita per 2 ore a 50°C
    3. Filtra:
      • Residuo: silice, inerti
      • Soluzione: solfato di rame (CuSO₄)
    4. Elettrodeposizione:
      • Catodo in rame puro
      • Anodo in grafite
      • Corrente continua 12V
      • Deposito di rame puro in 6–12 ore
    5. Vendita a fonderia o artigiani

    Vendita:

    • Rame → €7,20/kg
    • Zinco → €2,30/kg

    Opzione B: Precipitazione del Zinco

    1. Aggiungi NaOH alla soluzione dopo lixiviazione
    2. Precipita l’ossido di zinco (ZnO)
    3. Essicca e impacchetta
    4. Vendi a industria chimica o agricoltura

    Sezione 3.4: Fase 4 – Recupero dei Gas Rari dai Fumi

    La liquefazione criogenica è l’unico modo per recuperare xenon, kripton, neon dai fumi.

    Procedura

    1. Raccogli i fumi con canna fumaria dedicata
    2. Pulisci con filtro HEPA + carbone attivo
    3. Raffredda a -196°C con azoto liquido
    4. Separazione per frazionamento:
      • Neon esce a -246°C
      • Kripton a -153°C
      • Xenon a -108°C
    5. Imbottiglia in bombole sigillate

    Recupero

    • Xenon: vendi a fornitori di laser (es. Coherent)
    • Kripton: a produttori di vetri isolanti
    • Neon: a fabbriche di semiconduttori

    Sezione 3.5: Fase 5 – Recupero di Terre Rare e Metalli Preziosi

    Terre Rare (Nd, Ce, La)

    • Digestione con HCl al 10%
    • Estrazione con solvente organico (TBP)
    • Precipitazione con ossalato di ammonio
    • Vendi a industria elettronica

    Metalli Preziosi (Au, Pd, Ag)

    • Solo in laboratorio autorizzato
    • Usa acqua regia (3:1 HCl:HNO₃) per sciogliere i metalli
    • Filtra e precipita con:
      • Cloruro di sodio → PdCl₂
      • Zinco in polvere → Au metallico
    • Elettrodeposita per purezza >99%

    Sezione 3.6: Fase 6 – Pirolisi per Carbonio Attivo e Distruzione delle Resine

    Molte polveri e fanghi contengono resine bromurate, PFAS, plastica.La pirolisi controllata le distrugge e recupera il carbonio.

    Procedura

    1. Carica il materiale nel forno a pirolisi
    2. Riscalda a 800°C in assenza di ossigeno
    3. I gas (syngas) vanno a una fiamma secondaria
    4. Il residuo solido è:
      • Ossido di zinco
      • Carbonio attivo
      • Ceneri metalliche
    5. Raffredda in atmosfera sigillata

    Recupero del Carbonio Attivo

    1. Lava con acqua distillata
    2. Attivalo con vapore a 800°C per 1 ora
    3. Granula e impacchetta
    4. Vendi a impianti di depurazione (€3.800/ton)

    Sezione 3.8: Sicurezza, DPI e Gestione dei Rifiuti Secondari

    Rifiuti Secondari e Codici CER

    Polveri tossiche
    19 08 02*
    Bonifica autorizzata
    Soluzioni acide usate
    16 05 06
    Neutralizzazione + smaltimento
    Fango da digestione
    19 08 02*
    Smaltimento pericoloso
    Carbonio attivo esausto
    19 12 12*
    Rigenerazione o smaltimento

    Registro di Carico e Scarico

    • Obbligatorio per ogni rifiuto pericoloso
    • Conserva DdT, analisi, certificati per 5 anni

    Formazione

    • Corso base di 40 ore per iscrizione all’Albo
    • Aggiornamento annuale su sicurezza

    Capitolo 4: Tecnologie Low-Cost – Kit per Piccole Realtà

    Sezione 4.1: Il Kit Base per Iniziare (Investimento: €6.800)

    Puoi avviare un progetto di recupero da rifiuti di fonderia senza impianti industriali.Con strumenti semplici, riciclati, replicabili.

    Ecco il kit completo per una piccola realtà (comune, associazione, artigiano).

    Tabella 4.1.1 – Strumenti necessari e costi

    Trituratore a martelli (5 kW)
    Macinazione polveri
    1.200
    Leroy Merlin / usato
    Nastro magnetico (usato)
    Separazione ferro
    800
    Mercatino usato / ex impianto
    Forno a gas per fusione rame (1.085°C)
    Recupero rame
    1.200
    Leroy Merlin
    Forno a pirolisi fai-da-te
    Distruzione resine + carbonio attivo
    1.425
    Costruito
    Beute in vetro (5 L)
    Digestione acida
    30 x 5 = 150
    VWR
    Pompe peristaltiche (12V)
    Circolazione soluzioni
    80 x 2 = 160
    Amazon
    Alimentatore 12V 5A
    Elettrodeposizione (rame, oro)
    120
    Amazon
    Forno elettrico 1.200°C
    Fusione silice
    1.200
    Leroy Merlin
    DPI (mascherina, tuta, guanti)
    Sicurezza
    1.000
    Medisafe, Amazon
    Kit analisi (pH, conduttività)
    Controllo processo
    450
    Apera
    Totale investimento iniziale
    6.805

    👉 Costo riducibile del 30–50% con materiali riciclati, comodato d’uso, collaborazioni


    Sezione 4.2: Come Costruire un Forno a Pirolisi Fai-Da-Te

    Il forno a pirolisi è la chiave per distruggere resine tossiche, PFAS, plastica e recuperare il carbonio attivo.

    Materiali Necessari

    • Tamburo in acciaio inox da 200 L (recuperato da industria alimentare)
    • Cilindro interno in acciaio da 100 L (forato nella parte superiore)
    • Lana ceramica (8 cm) – isolamento termico
    • 3 resistenze elettriche da 4 kW (forno industriale)
    • Termostato regolabile (0–1.000°C)
    • Tubo flessibile in acciaio inox – estrazione gas
    • Fiamma secondaria – bruciare il syngas
    • Filtro a umido con NaOH – neutralizzare acidi
    • Termocoppia (tipo K) – monitorare temperatura
    • Valvola di sicurezza – rilascio pressione

    Procedura di Costruzione

    1. Inserisci il cilindro interno nel tamburo esterno
    2. Riempi lo spazio tra i due con lana ceramica
    3. Fissa le resistenze sulla parete esterna
    4. Collega il termostato alle resistenze
    5. Installa la termocoppia all’interno
    6. Collega il tubo di scarico al filtro a umido
    7. Collega il gas in uscita alla fiamma secondaria

    Costo totale: €1.425Tempo di costruzione: 3 giorni (2 persone)


    Sezione 4.3: Dove Trovare Materiali Usati e a Costo Zero

    1. Comodato d’Uso da Comune o Azienda

    • Chiedi un capannone dismesso o un laboratorio scolastico
    • Esempio: a Taranto, molti edifici industriali sono vuoti

    2. Mercatini dell’Usato Industriali

    • Cerca: forni, nastro magnetici, pompe, tritatutto
    • Siti: Subito.it, eBay, Mercatino Usato Industriale (MI)

    3. Collaborazioni con Scuole e Università

    • Politecnico di Bari, Università del Salento
    • Possono donare strumenti, laboratori, consulenza

    4. Recupero da Impianti Disattivati

    • Ex Ilva, ex industrie chimiche
    • Spesso vendono macchinari a prezzi simbolici

    Sezione 4.4: Kit di Digestione Acida – Procedura Passo dopo Passo

    Per recuperare rame, zinco, terre rare.

    Strumenti

    • Beute in vetro (5 L)
    • Agitatore magnetico con riscaldamento
    • Pompe peristaltiche
    • Filtri a membrana (0,45 µm)
    • Contenitori in PVC per soluzioni

    Procedura

    1. Pesa 1 kg di polvere macinata
    2. Aggiungi 2 L di H₂SO₄ al 10%
    3. Agita per 2 ore a 50°C
    4. Filtra:
      • Residuo: silice (lava e asciuga)
      • Soluzione: CuSO₄, ZnSO₄
    5. Elettrodeposizione: recupera rame e zinco
    6. Impacchetta in contenitori sigillati

    Costo reagenti per 100 kg: €120Tempo: 8 ore


    Sezione 4.5: Kit di Fusione per Rame e Zinco

    Per il Rame (1.085°C)

    • Usa un forno a gas con crogiolo in grafite
    • Carica i frammenti di rame
    • Fonde e versa in stampi di sabbia
    • Lingotti pronti per la vendita

    Per lo Zinco (419°C)

    • Usa un forno a induzione low-cost (costruito con bobina, condensatori)
    • Fonde e versa in stampi in ceramica
    • Vendibile a fonderie o artigiani

    Tabella 4.5.1 – Rendimento del recupero metalli (per 100 kg di polveri)

    Rame
    50 g
    7,20
    0,36
    Zinco
    100 g
    2,30
    0,23
    Totale
    0,59 €/100 kg

    👉 Moltiplica per 50: 5 ton = €295


    Sezione 4.6: Kit di Sicurezza – Cosa Serve e Dove Trovarlo

    DPI Obbligatori

    Mascherina FFP3 + filtro P3
    40
    Medisafe
    Tuta monouso classe 3
    15 x 10 = 150
    Amazon
    Guanti in nitrile
    20 (50 paia)
    Amazon
    Occhiali protettivi
    25
    Leroy Merlin
    Scarpe antinfortunistiche
    60
    Leroy Merlin
    Doccia portatile
    120
    Amazon
    Kit di emergenza (neutralizzante, estintore)
    80
    Amazon
    Totale
    500

    Zona di Lavoro

    • Cappa aspirante con filtro HEPA + carbone attivo
    • Ventilazione forzata (estrattore 500 m³/h)
    • Pavimento lavabile (resina epossidica)
    • Contenitori sigillati per rifiuti

    Sezione 4.7: Modello di Collaborazione con il Comune di Taranto

    Ecco un esempio di progetto replicabile.

    Nome: “Fumo a Reddito”

    • Luogo: Taranto (TA)
    • Obiettivo: Recuperare 500 ton di rifiuti/anno da Ilva e città
    • Investimento iniziale: €6.800
    • Sede: capannone in comodato dal comune

    Ricavi annui stimati

    Vendita rame
    7,5 ton
    €7,20/kg
    54.000
    Vendita zinco
    12,5 ton
    €2,30/kg
    28.750
    Vendita gas rari
    1.000 ton fumi
    €250/ton
    250.000
    Vendita terre rare
    10 ton
    €760/ton
    7.600
    Vendita metalli preziosi
    0,5 ton
    €58,45/ton
    29.225
    Totale ricavo
    369.575
    • Costi operativi: €150.000
    • Utile netto: €219.575
    • Posti di lavoro: 6–8
    • Reddito reinvestito: bonifiche, borse studio, impianti solari

    Tabella 4.7.1 – Bilancio economico del progetto “Fumo a Reddito”

    Investimento iniziale
    6.800
    Una tantum
    Costi operativi annui
    150.000
    Energia, reagenti, DdT
    Ricavo annuo
    369.575
    Da 500 ton
    Utile netto
    219.575
    Posti di lavoro
    6–8

     


    Capitolo 5: Normative, Sicurezza e Finanziamenti – Agire in Sicurezza e con Certezza

    Sezione 5.1: Direttive Europee e Quadro Legale sulle Fonderie e i Rifiuti Industriali

    Il trattamento dei rifiuti di fonderia è regolato da un sistema chiaro e obbligatorio a livello europeo e nazionale.

    1. Direttiva 2010/75/UE – IED (Industrial Emissions Directive)

    • Obbliga a limiti di emissioni, monitoraggio continuo, piani di gestione dei rifiuti
    • Richiede recupero di materiali critici dove possibile
    • Si applica a Ilva, Mittal, tutte le fonderie di grandi dimensioni

    2. Direttiva 2008/98/CE – Waste Framework Directive

    • Definisce quando un materiale esce dalla definizione di rifiuto (end-of-waste)
    • Il rame, lo zinco, il carbonio attivo non sono più rifiuti se purificati
    • Permette di venderli come materia prima secondaria

    3. Proposta di Regolamento UE sui Materiali Critici (2023)

    • Include il rame, lo zinco, le terre rare, i gas rari tra le materie prime strategiche
    • Promuove il riciclo locale per ridurre la dipendenza dalla Cina
    • Finanziamenti per progetti di recupero in aree contaminate

    Tabella 5.1.1 – Direttive UE chiave per il recupero nella fonderia

    2010/75/UE
    Emissioni industriali
    Art. 10 (limiti emissioni)
    Obbligo di collaborazione con impianti
    2008/98/CE
    Quadro rifiuti
    Art. 6 (end-of-waste)
    Puoi vendere rame, zinco, carbonio attivo
    Regolamento Materiali Critici
    Rame, zinco, terre rare, gas rari
    Art. 8
    Finanziamenti per riciclo locale

    Sezione 5.2: Codici CER e Classificazione dei Rifiuti

    Il Codice CER è obbligatorio per identificare, classificare e tracciare ogni rifiuto.

    10 01 13*
    Scorie metalliche ferrose
    Da altoforno, fonderia
    10 02 07*
    Ceneri volanti da incenerimento
    Da fumi di fusione
    10 08 01*
    Fanghi da trattamento gas
    Depurazione fumi fonderia
    12 01 04*
    Rifiuti metallici misti
    Polveri stradali, RAEE
    16 05 06
    Soluzioni acquose acide usate
    No
    H₂SO₄ dopo lixiviazione
    19 12 12*
    Rifiuti di adsorbenti esausti
    Carbone attivo usato

    Nota: Il simbolo * indica rifiuto pericoloso.Se gestisci un rifiuto con codice CER pericoloso, devi:

    • Iscriverti all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali (Categoria 2 – Amianto / Categoria 8 – RAEE)
    • Tenere il registro di carico e scarico aggiornato
    • Compilare il DdT per ogni trasporto
    • Conservare i documenti per 5 anni

    Tabella 5.2.1 – Codici CER per rifiuti da fonderia

    10 01 13*
    Scorie metalliche
    Fonderia
    Sì (Cat. 2 o 8)
    10 02 07*
    Ceneri volanti
    Fumi
    Sì (Cat. 8)
    10 08 01*
    Fanghi da gas
    Depurazione
    Sì (Cat. 8)
    12 01 04*
    Metalli misti
    Polveri stradali
    Sì (Cat. 8)
    19 12 12*
    Carbone attivo esausto
    Pirolisi
    Sì (Cat. 8)
    16 05 06
    Soluzioni acide usate
    Lixiviazione
    No

    Sezione 5.3: Normativa Italiana di Riferimento

    In Italia, le direttive UE sono recepite nel Decreto Legislativo 152/2006, il “Testo Unico Ambientale”.

    Titolo III – Gestione dei Rifiuti

    • Art. 183: definisce i rifiuti pericolosi e non pericolosi
    • Art. 188: obbligo di iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali per chi tratta rifiuti pericolosi
    • Art. 189: tracciabilità con DdT e registro
    • Art. 190: sanzioni per chi tratta rifiuti senza autorizzazione (fino a 2 anni di reclusione)

    Albo Nazionale dei Gestori Ambientali

    • Gestito da CNA, Confartigianato, ecc.
    • Per trattare rifiuti pericolosi, serve iscrizione in Categoria 8 (RAEE, rifiuti speciali)
    • Costo: €1.200–1.800 una tantum + quota annuale
    • Richiede:
      • Formazione base (40 ore per rifiuti pericolosi)
      • Responsabile tecnico (ingegnere o chimico iscritto all’albo)
      • Sede operativa con capannoncino o laboratorio

    Ma attenzione: se sei un’associazione, una piccola impresa o un artigiano, puoi evitare l’iscrizione se:

    • Non ti qualifichi come “detentore iniziale
    • Consegni i rifiuti direttamente a un centro autorizzato (es. isola ecologica, impianto di bonifica)
    • Non effettui operazioni di trattamento complesse

    In questo caso, puoi comunque partecipare al recupero come fornitore di materia prima secondaria.

    Tabella 5.3.1 – Requisiti per l’iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali (Italia)

    2
    Amianto
    €1.200
    40 ore
    Sì (tecnico)
    4
    Rifiuti pericolosi (es. fango)
    €1.200
    40 ore
    Sì (laureato)
    8
    RAEE, adsorbenti, ceneri
    €800
    30 ore
    Sì (tecnico)
    Esenzione
    Consegna diretta a centro autorizzato
    €0
    Nessuna
    No

    Sezione 5.4: Sicurezza, DPI e Gestione dei Rifiuti Secondari

    Anche in piccolo, la sicurezza è sacra. Ecco le procedure essenziali.

    1. Sicurezza Personale

    • Indossa SEMPRE:
      • Mascherina FFP3 con filtro P3 (per polveri)
      • Tuta monouso di classe 3 (EN 14126)
      • Guanti in nitrile
      • Occhiali protettivi
      • Scarpe antinfortunistiche
    • Lavora in zona ventilata o all’aperto
    • Lavati le mani e fai la doccia dopo ogni operazione

    2. Smaltimento dei Rifiuti Secondari

    Anche il recupero genera rifiuti:

    • Fango da digestione → smaltire come rifiuto pericoloso (codice CER 19 08 02*)
    • Soluzioni acide usate → neutralizzare con bicarbonato, poi smaltire come rifiuto non pericoloso
    • Carbone attivo esausto → smaltire come rifiuto pericoloso (CER 19 12 12*)

    3. Registro di Carico e Scarico

    • Tieni un registro aggiornato di tutti i rifiuti entranti e uscenti
    • Conserva i DdT per 5 anni
    • Conserva i certificati di riciclo dal destinatario finale

    4. Collaborazione con Enti Locali

    • Chiedi supporto a ARPA per analisi iniziali
    • Collabora con comune o consorzio di raccolta per approvvigionamento
    • Partecipa a bandi di fondi europei per micro-progetti verdi

    Tabella 5.4.1 – Gestione dei rifiuti secondari in piccoli impianti

    Fango con metalli
    19 08 02*
    Smaltimento autorizzato
    2,00
    Recupero in fonderia
    Soluzione acida usata
    16 05 06
    Neutralizzazione + smaltimento
    0,90
    Riutilizzo in ciclo chiuso
    Carbone attivo esausto
    19 12 12*
    Smaltimento o rigenerazione
    1,20
    Vendita a laboratorio
    Residui inerti
    10 01 13*
    Discarica controllata
    1,80
    Nessuna

    Sezione 5.5: Finanziamenti UE e Nazionali per il Recupero nella Fonderia

    Ecco i fondi disponibili per avviare un progetto di recupero.

    1. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

    2. PNRR – Missione 2 (Rivoluzione Verde)

    • Asse 2: Economia Circolare e Bioeconomia
    • Finanziamenti per progetti di bonifica attiva e recupero di risorse
    • Bandi gestiti da Regioni e Camere di Commercio
    • Link diretto: https://www.governo.it/it/pnrr

    3. Bando “Rigenera” (MITE)

    • Contributi a fondo perduto fino a €200.000 per micro e piccole imprese che avviano attività di recupero
    • Requisiti: sede in area contaminata, progetto tecnico, piano economico
    • Link diretto: https://www.mite.gov.it

    4. Credito d’imposta per l’economia circolare

    • Super-ammortamento del 140% su investimenti in impianti di riciclo avanzato
    • Valido per acquisto forni, laboratori, attrezzature
    • Art. 1, comma 1058, Legge di Bilancio 2023
    • Link diretto: https://www.agenziaentrate.gov.it

    Tabella 5.5.1 – Principali finanziamenti per il recupero nella fonderia (2024–2025)

    FESR
    UE
    Contributo a fondo perduto
    70% spese
    Continuativo
    PNRR – Economia Circolare
    Italia
    Contributo diretto
    €200.000
    Continuativo
    Bando “Rigenera”
    MITE
    Contributo a fondo perduto
    €200.000
    Continuativo
    Credito d’imposta circolare
    Italia
    Agevolazione fiscale
    140% ammortamento
    Continuativo

    Sezione 5.6: Procedure per Operare in Regola – Guida Pratica

    Ecco una guida passo dopo passo per una piccola realtà che vuole operare in modo legale, semplice e sicuro.

    Passo 1: Scegli il tipo di attività

    • Opzione A: Raccolta + consegna diretta (senza iscrizione all’Albo)
    • Opzione B: Trattamento autonomo (con iscrizione all’Albo)

    Passo 2: Se scegli l’Opzione A (consigliata per iniziare)

    1. Accordo con un centro di bonifica autorizzato
    2. Raccogli polveri, ceneri, fanghi da comuni, aziende
    3. Consegna con DdT
    4. Richiedi una quota del ricavato dal recupero

    Passo 3: Se scegli l’Opzione B (più complessa)

    1. Iscriviti all’Albo in Categoria 8
    2. Apri una sede operativa con laboratorio o capannoncino
    3. Assumi o nomina un responsabile tecnico
    4. Installa DPI, cappa aspirante, contenitori sigillati
    5. Tieni registro di carico e scarico e DdT
    6. Fai analisi periodiche con ARPA

    Passo 4: Vendita dei Materiali Recuperati

    • Il rame, lo zinco, il carbonio attivo non sono più rifiuti se purificati
    • Puoi venderli come materia prima secondaria
    • Fattura come vendita di beni, non come smaltimento

    Tabella 5.6.1 – Confronto tra Opzione A e Opzione B per piccole realtà

    Iscrizione all’Albo
    No
    Sì (Cat. 8)
    Costo iniziale
    €3.000
    €15.000+
    Formazione richiesta
    Nessuna
    30–40 ore
    Responsabile tecnico
    No
    Tempo per avviare
    1 mese
    6–8 mesi
    Rischio legale
    Basso
    Medio (se non si rispettano norme)
    Margine di guadagno
    30–50% del valore
    80–95% del valore

    Capitolo 6: Maestri, Scuole e Laboratori del Recupero – Dove Imparare l’Arte del Riciclo Avanzato

    Sezione 6.1: Università e Centri di Ricerca Europei

    Le università sono il cuore della ricerca sul recupero dei materiali critici dalle fonderie.Molte offrono corsi, master, laboratori aperti, anche a professionisti, artigiani, associazioni.

    1. Politecnico di Bari (Italia)

    • Dipartimento di Ingegneria Chimica e Meccanica
    • Laboratorio di Processi Sostenibili per Metalli
    • Sviluppa tecnologie di lixiviazione selettiva, recupero di gas rari, pirolisi di resine
    • Aperto a tirocini, corsi, collaborazioni con piccole realtà
    • Sito: www.poliba.it
    • Contatto: recupero.metalli@poliba.it

    2. Università del Salento (Italia)

    • Sede di Lecce e Brindisi
    • Vicina a Taranto, cuore dell’emergenza industriale
    • Offre corsi brevi, consulenze, analisi gratuite per comuni e associazioni
    • Collabora con il Comitato Cittadini per Taranto
    • Sito: www.unisalento.it
    • Contatto: ambiente.salento@unisalento.it

    3. TU Delft (Paesi Bassi)

    • Department of Sustainable Process Engineering
    • Specializzato in recupero di materiali critici da rifiuti industriali
    • Programma “Urban Mining Lab” aperto a imprese e associazioni
    • Sito: www.tudelft.nl
    • Contatto: urbanmining@tudelft.nl

    4. Fraunhofer IKTS (Germania)

    • Istituto per le Tecnologie dei Materiali Ceramici
    • Leader mondiale nel recupero di terre rare e metalli preziosi da rifiuti industriali
    • Sviluppa forni a pirolisi avanzati e processi di purificazione
    • Aperto a collaborazioni internazionali
    • Sito: www.ikts.fraunhofer.de
    • Contatto: recycling@ikts.fraunhofer.de

    Tabella 6.1.1 – Università e centri di ricerca per il recupero nella fonderia

    Politecnico di Bari
    Italia
    Recupero metalli, gas rari
    Master, tirocinio
    Università del Salento
    Italia
    Bonifica, recupero, memoria
    Corsi brevi, consulenza
    TU Delft
    Paesi Bassi
    Urban mining, riciclo avanzato
    Programmi industriali
    Sì (a pagamento)
    Fraunhofer IKTS
    Germania
    Recupero terre rare, metalli
    Ricerca collaborativa

    Sezione 6.2: Laboratori e Officine Artigiane del Recupero

    Oltre le università, esistono laboratori artigiani, officine sociali, centri di trasferimento tecnologico dove si impara facendo, con strumenti semplici e menti aperte.

    1. Laboratorio di Chimica Verde – Città della Scienza (Napoli, Italia)

    2. Atelier 21 (Bruxelles, Belgio)

    • Cooperativa che impiega persone con disabilità in attività di smontaggio RAEE e recupero di metalli
    • Aperta a visite, stage, scambi internazionali
    • Sito: www.atelier21.be

    3. GreenMine Lab (Krompachy, Slovacchia)

    • Ex miniera trasformata in laboratorio vivente di bioleaching e riciclo
    • Accoglie gruppi per formazione pratica su recupero da rifiuti tecnologici
    • Possibilità di partecipare a progetti comunitari
    • Contatto: greenmine.lab@gmail.com

    4. EcoSud (Gela, Italia)

    • Centro di ricerca su rigenerazione di aree industriali
    • Offre corsi intensivi di 5 giorni su pirolisi, recupero metalli, bonifica
    • Sito: www.ecosud.it

    Tabella 6.2.1 – Laboratori e officine pratiche per il recupero

    Città della Scienza
    Napoli, IT
    Laboratorio educativo
    Digestione, pirolisi, recupero
    150 (3 giorni)
    Kit a distanza disponibile
    Atelier 21
    Bruxelles, BE
    Cooperativa
    Smontaggio RAEE, recupero
    Gratuito (stage)
    Inclusione sociale
    GreenMine Lab
    Krompachy, SK
    Ex miniera
    Riciclo avanzato
    200 (settimana)
    Alloggio incluso
    EcoSud
    Gela, IT
    Centro di ricerca
    Recupero da fonderia
    300 (5 giorni)
    Per gruppi e associazioni

    Sezione 6.3: Maestri delle Tradizioni e Custodi del Sapere

    Alcuni individui, spesso poco conosciuti mediaticamente, sono custodi viventi di saperi antichi e pratiche innovative. Ecco alcuni da contattare, incontrare, ascoltare.

    1. Dott. Paolo Burroni – Ingegnere dei Materiali (Toscana, Italia)

    • Esperto di recupero del magnesio e zinco da rifiuti industriali
    • Ha sviluppato un processo di digestione acida low-cost usato in 12 comuni
    • Tiene laboratori itineranti in tutta Italia
    • Contatto: paolo.burroni@materialirecuperati.it

    2. Prof. Ahmed Ali – Chimico del Riciclo (Cairo, Egitto)

    • Ricercatore sul recupero di metalli da rifiuti tossici
    • Collabora con comunità del Sud globale
    • Offre consulenze online gratuite per piccoli progetti
    • Contatto: a.ali@aucegypt.edu

    3. Maria Grazia Lupo – Artigiana del Recupero (Sardegna, Italia)

    • Ex pastora, ora guida il progetto “Terra Nera” di fitoestrazione in ex miniere
    • Insegna tecniche di bonifica naturale
    • Aperta a scambi e visite
    • Contatto: terranera.sardegna@gmail.com

    4. Dr. Lars Madsen – Riciclatore Avanzato (Danimarca)

    • Pioniere del “urban mining” in Europa
    • Autore del manuale Recover What You Throw Away
    • Disponibile per consulenze tecniche
    • Contatto: lars.madsen@recyclelab.dk

    Tabella 6.3.1 – Maestri del recupero: contatti e competenze

    Paolo Burroni
    Toscana, IT
    Recupero zinco, rame
    Laboratori pratici
    Sì (a pagamento)
    Ahmed Ali
    Cairo, EG
    Recupero metalli
    Online, consulenza
    Gratuito
    Maria Grazia Lupo
    Sardegna, IT
    Saperi artigiani
    Scambi comunitari
    Sì (contatto diretto)
    Lars Madsen
    Danimarca
    Urban mining
    Consulenza, libro
    Sì (email)

    Sezione 6.4: Reti, Associazioni e Piattaforme di Condivisione

    Per non restare soli, esistono reti internazionali che collegano chi lavora nel recupero di materiali critici.

    1. European Circular Economy Stakeholder Platform (ECEP)

    • Piattaforma ufficiale UE per l’economia circolare
    • Permette di trovare partner, finanziamenti, buone pratiche
    • Sito: circulareconomy.europa.eu

    2. Global Alliance for Waste Pickers

    • Rete di raccoglitori informali che trasformano rifiuti tossici in reddito
    • Supporta progetti in Sud America, Africa, Asia
    • Sito: wastepickers.org

    3. Transition Network (Regno Unito)

    • Movimento di comunità che rigenerano il territorio
    • Molti gruppi si occupano di riciclo avanzato
    • Sito: transitionnetwork.org

    4. Rete Italiana di Economia Circolare (RIEC)

    Tabella 6.4.1 – Reti internazionali per il recupero di materiali critici

    ECEP
    UE
    Economia circolare
    Gratuita
    Finanziamenti, networking
    Global Alliance for Waste Pickers
    Internazionale
    Raccoglitori informali
    Gratuita
    Supporto legale, formazione
    Transition Network
    Regno Unito
    Comunità resilienti
    Gratuita
    Eventi, risorse
    RIEC
    Italia
    Economia circolare
    €100/anno
    Workshop, visibilità

    Capitolo 7: Bibliografia Completa – Le Fonti del Sapere sul Recupero nella Fonderia e nei Rifiuti Industriali

    Sezione 7.1: Libri Fondamentali sulla Chimica e Tecnologia del Recupero

    Questi testi sono il fondamento scientifico del recupero dai rifiuti industriali.Sono usati in università, laboratori e impianti, ma accessibili anche a chi desidera studiare in autonomia.

    1. Recovery of Critical Metals from Industrial Waste Streams – Rossi et al. (2023)

    • Editore: Springer
    • Focus: Tecniche di lixiviazione, pirolisi, recupero di rame, zinco, terre rare
    • Perché è fondamentale: spiega in dettaglio il processo di recupero da ceneri, fanghi, polveri
    • Livello: avanzato
    • ISBN: 978-3-031-19985-3
    • Link diretto: https://link.springer.com/book/10.1007/978-3-031-19986-0

    2. Urban Mining and Recycling of Critical Metals – Cucchiella et al. (2021)

    3. Hydrometallurgy: Principles and Applications – F.K. Crundwell et al. (2011)

    4. Green Chemistry and Engineering – Michael Lancaster (2002)

    • Editore: Royal Society of Chemistry
    • Focus: Approcci sostenibili al recupero di metalli, riduzione dei rifiuti tossici
    • Perché è fondamentale: introduce il concetto di “chimica verde” applicata al recupero
    • Livello: intermedio
    • ISBN: 978-0854045049
    • Link diretto: https://pubs.rsc.org/en/content/ebook/978-0-85404-504-9

    Tabella 7.1.1 – Libri fondamentali sul recupero nella fonderia

    Recovery of Critical Metals from Waste
    Rossi et al.
    Springer
    2023
    Avanzato
    978-3-031-19985-3
    Urban Mining and Recycling
    Cucchiella et al.
    Elsevier
    2021
    Intermedio
    978-0-12-821777-7
    Hydrometallurgy
    Crundwell et al.
    Elsevier
    2011
    Avanzato
    978-0080967919
    Green Chemistry
    Lancaster
    RSC
    2002
    Intermedio
    978-0854045049

    Sezione 7.2: Manuali Pratici e Guide per Piccole Realtà

    Questi manuali sono pensati per chi agisce sul campo, con strumenti semplici, budget ridotti, ma grande determinazione.

    1. The Community Guide to Industrial Waste Recovery – UNEP (2023)

    • Editore: United Nations Environment Programme
    • Focus: Come avviare un progetto di bonifica e recupero in comunità locali, con tecnologie low-cost
    • Disponibile gratuitamente online
    • Link diretto: https://www.unep.org/resources → Cerca “Industrial Waste Recovery Guide”

    2. Manuale di Bonifica e Recupero dei Rifiuti Industriali – ISPRA (2023)

    • Editore: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Italia)
    • Focus: Tecniche pratiche per bonificare e recuperare materiali da fonderie
    • Disponibile in PDF sul sito ISPRA
    • Link diretto: https://www.isprambiente.gov.it → Cerca “Manuale rifiuti industriali 2023”

    3. Low-Cost Pyrolysis for Resin and Plastic Treatment – EIT Climate-KIC (2024)

    • Editore: European Institute of Innovation and Technology
    • Focus: Costruire un forno a pirolisi con materiali riciclati per distruggere resine e recuperare il carbonio attivo
    • Include schemi elettrici, liste di materiali, sicurezza
    • Link diretto: https://kic.eit.europa.eu → Cerca “Resin Pyrolysis Guide”

    4. Recovery of Zinc and Copper from Urban Dust – OECD (2022)

    Tabella 7.2.1 – Manuali pratici gratuiti e accessibili

    Community Guide to Industrial Waste Recovery
    UNEP
    EN, FR, ES, IT
    Online
    Manuale di Bonifica dei Rifiuti Industriali
    ISPRA
    IT
    PDF gratuito
    Low-Cost Pyrolysis for Resin Treatment
    EIT Climate-KIC
    EN
    Online
    Recovery of Zn and Cu from Urban Dust
    OECD
    EN
    Online

    Sezione 7.3: Articoli Scientifici Seminali

    Questi articoli, pubblicati su riviste peer-reviewed, sono stati punti di svolta nella ricerca sul recupero dai rifiuti industriali.

    1. “Recovery of Copper and Zinc from Steel Plant Dust via Acid Leaching” – Zhang et al., Hydrometallurgy (2023)

    2. “Recovery of Rare Gases from Industrial Flue Gases” – Kim et al., Journal of Cleaner Production (2022)

    3. “Urban Mining of Precious Metals from Street Dust” – Cucchiella et al., Resources, Conservation & Recycling (2023)

    4. “Destruction of Brominated Resins via Controlled Pyrolysis” – Rossi et al., Waste Management (2023)

    Tabella 7.3.1 – Articoli scientifici seminali

    Recovery of Cu and Zn from Dust
    Hydrometallurgy
    2023
    10.1016/j.hydromet.2023.105943
    Aperto
    Recovery of Rare Gases
    J. Cleaner Prod.
    2022
    10.1016/j.jclepro.2022.132578
    Aperto
    Urban Mining of Precious Metals
    Res. Cons. Rec.
    2023
    10.1016/j.resconrec.2023.106987
    Aperto
    Destruction of Brominated Resins
    Waste Management
    2023
    10.1016/j.wasman.2023.01.015
    Abbonamento

    Sezione 7.4: Documenti Istituzionali e Normativi

    Fonti ufficiali indispensabili per operare in regola e comprendere il quadro legale.

    1. Direttiva 2010/75/UE – IED (Industrial Emissions Directive)

    2. Decreto Legislativo 152/2006 – Testo Unico Ambientale (Titolo III: Gestione dei Rifiuti)

    3. Linee Guida ISPRA su Rifiuti Industriali (2023)

    4. Piano Nazionale Amianto e Rifiuti Industriali – MITE (2023)

    • Fonte: Ministero della Transizione Ecologica
    • Link diretto: https://www.mite.gov.it
    • Importante per: finanziamenti, bonifiche, strategia nazionale

    Tabella 7.4.1 – Documenti normativi ufficiali

    Direttiva IED 2010/75/UE
    EUR-Lex
    IT, EN
    Emissioni industriali
    D.Lgs. 152/2006
    Normattiva
    IT
    Testo Unico Ambientale
    Linee Guida ISPRA
    ISPRA
    IT
    Aggiornate al 2023
    Piano Nazionale Rifiuti Industriali
    MITE
    IT
    Obiettivo bonifica 2030

    Capitolo Riassuntivo: Il Valore Nascosto nella Fonderia – Micro-Realta vs Ilva

    Sezione 1: Il Valore Reale dei Rifiuti Industriali

    Ogni tonnellata di rifiuti prodotta da una fonderia (ceneri, fumi, fanghi, polveri) contiene:

    • Metalli comuni: rame, zinco, ferro
    • Metalli preziosi: oro, argento, palladio (tracce)
    • Terre rare: neodimio, cerio, lantanio
    • Gas rari: xenon, kripton, neon
    • Carbonio attivo (da pirolisi di resine)

    Il loro valore combinato è molto superiore al costo dello smaltimento,e in molti casi, superiore al ricavo dell’acciaio prodotto.


    Sezione 2: Tabella Economica – Micro-Realta (es. comune di Taranto)

    Scenario: Un comune o una cooperativa raccoglie e recupera 500 ton/anno di rifiuti (polveri stradali, ceneri, fanghi).

    Rame (Cu)
    7,5 ton
    €7,20/kg
    54.000
    Zinco (Zn)
    12,5 ton
    €2,30/kg
    28.750
    Terre rare (Nd, Ce)
    1 ton
    €760/ton
    760.000
    Gas rari (Xe, Kr, Ne)
    1.000 ton fumi
    €250/ton
    250.000
    Metalli preziosi (Au, Pd)
    500 kg
    €58,45/ton
    29.225
    Carbonio attivo
    40 ton
    €3.800/ton
    152.000
    Totale ricavo annuo
    1.273.975 €

    Costi e Utile Netto

    Investimento iniziale
    6.800
    Costi operativi annui
    150.000
    Utile netto annuo
    1.123.975 €

    👉 Payback: 2 settimane👉 Reddito pro-capite per la comunità: €112.000/anno👉 Perfetto per comuni, scuole, cooperative


    Sezione 3: Tabella Economica – Ilva di Taranto (scenario completo)

    Dati reali Ilva (2023):

    • Produzione acciaio: 6,5 milioni di ton/anno
    • Ricavo acciaio: €700/ton4.550.000.000 €/anno
    • Ma:
      • Costi energetici: €2.100.000.000
      • Costi ambientali (stima ARPA): €800.000.000
      • Sanzioni, bonifiche: €300.000.000
      • Utile netto: ~€1.350.000.000

    Ora, se l’Ilva recuperasse TUTTO il valore nascosto nei suoi rifiuti:

    Fumi (12 milioni ton)
    12.000.000 ton
    €250 (gas rari)
    3.000.000.000
    Ceneri volanti (50.000 ton)
    50.000 ton
    €800 (Zn, Cu, terre rare)
    40.000.000
    Fanghi di depurazione (10.000 ton)
    10.000 ton
    €1.200 (Cu, Ni, Au)
    12.000.000
    Polveri stradali (5.000 ton)
    5.000 ton
    €800 (Cu, Zn, Au)
    4.000.000
    Resine e plastica (2.000 ton)
    2.000 ton
    €1.500 (carbonio attivo)
    3.000.000
    Totale valore recuperabile
    3.059.000.000 €/anno

    👉 Utile netto dal recupero: ~€2.900.000.000/anno(considerando costi di recupero al 5%)


    Sezione 4: Confronto Diretto – Produzione vs Recupero

    Ricavo annuo
    4.550.000.000 €
    3.059.000.000 €
    Costi diretti
    2.100.000.000 €
    150.000.000 € (stimati)
    Costi indiretti (ambiente, bonifiche)
    1.100.000.000 €
    0 € (bonifica attiva)
    Utile netto annuo
    1.350.000.000 €
    2.900.000.000 €
    Impatto ambientale
    Alto (CO₂, PM10)
    Negativo (bonifica)
    Posti di lavoro
    10.000
    15.000+ (rete di laboratori)
    Dipendenza da minerale
    No (ciclo chiuso)

    Il recupero completo genera il 115% in più di utile netto rispetto alla sola produzione di acciaioSenza inquinamento, senza dipendenza, con rigenerazione del territorio

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