Pubblicato:

12 Giugno 2024

Aggiornato:

12 Giugno 2024

Guida agli impianti a gas: norme, tipologie e fasi di installazione

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✅ Tutti i contenuti di tutti i nostri giornali sono scritti e gestiti in modo amatoriale. In nessun caso possono essere considerati riferimento di settore.

Indice

    Guida agli impianti a gas: norme, tipologie e fasi di installazione

    Un impianto a gas è un sistema complesso progettato per utilizzare gas combustibile come metano, GPL o gas manifatturato per vari scopi, tra cui il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e la cottura dei cibi. Comprende caldaie, apparecchi di cottura, scaldabagni e altri dispositivi, nonché tubazioni, valvole e sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. Questi impianti devono essere progettati e installati seguendo rigide normative di sicurezza, come quelle stabilite dalla UNI 7129.

    Componenti di un impianto a gas

    Un impianto a gas è costituito da diversi componenti chiave:

    • Impianto interno: Include le tubazioni che trasportano il gas ai vari apparecchi.
      Predisposizioni edili e meccaniche: Per la ventilazione, aerazione e evacuazione dei prodotti della combustione.
    • Dispositivi di sicurezza: Come valvole e sistemi di controllo per prevenire fughe di gas e altri incidenti.
    • Normativa UNI 7129: Struttura e Applicazioni

    La normativa UNI 7129, aggiornata nel 2015, regola gli impianti a gas domestici. Questa norma si applica agli impianti che utilizzano gas delle famiglie I, II e III (gas manifatturato, metano e GPL) e con portata termica nominale massima non superiore a 35 kW. La UNI 7129 è suddivisa in cinque parti principali:

    • UNI 7129-1: Impianto interno.
    • UNI 7129-2: Installazione degli apparecchi e ventilazione dei locali.
    • UNI 7129-3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione.
    • UNI 7129-4: Messa in servizio degli apparecchi/impianti.
    • UNI 7129-5: Progettazione, installazione e messa in servizio.


    Tipologie di impianti a gas civili

    Gli impianti a gas ad uso civile si dividono in:

    • Impianti domestici: Con apparecchi che non superano i 35 kW.
    • Impianti extradomestici: Con apparecchi che superano i 35 kW o con apparecchi installati in batteria.
    • Impianti per ospitalità professionale: Utilizzati in settori come la ristorazione e l’ospitalità.

    Distanze e requisiti di installazione

    Secondo la normativa UNI 7129, gli scarichi a parete devono rispettare distanze minime dagli edifici vicini. Ad esempio, lo scarico deve essere a una distanza compresa tra 30 e 60 cm dalle finestre degli edifici vicini, in base alla potenza della caldaia.

    Impianti a gas: fasi di installazione

    L’installazione di un impianto a gas si articola in sei fasi principali:

    • Progettazione della configurazione: Definizione della geometria e delle funzioni del sistema.
    • Scelta e approvvigionamento dei materiali: Selezione di materiali idonei e conformi alle normative.
    • Fissaggio degli elementi: Installazione fisica dei componenti.
    • Assemblaggio delle parti: Collegamento dei vari componenti.
    • Posa e collegamento degli apparecchi: Installazione degli apparecchi di utilizzo.
    • Messa in servizio dell’impianto: Verifica del corretto funzionamento e sicurezza del sistema.


    Tipologie di apparecchi a gas

    Gli apparecchi a gas si classificano in tre principali categorie secondo la norma UNI 10642:

    Tipo A: Apparecchi non collegati a un sistema di scarico dei prodotti della combustione.
    Tipo B: Apparecchi collegati a un sistema di scarico, con prelievo dell’aria comburente dal locale di installazione.
    Tipo C: Apparecchi a circuito stagno, con prelievo dell’aria e scarico dei prodotti della combustione all’esterno del locale.

    Manutenzione degli impianti a gas

    La manutenzione degli impianti a gas può essere ordinaria o straordinaria:

    • Manutenzione ordinaria: Include interventi di routine per contenere il normale degrado dell’impianto.
    • Manutenzione straordinaria: Comporta la sostituzione di componenti e la modifica delle predisposizioni edili e meccaniche.

    Gli impianti a gas rappresentano un elemento fondamentale per molte abitazioni e strutture. È essenziale che siano progettati, installati e mantenuti seguendo le normative vigenti, come la UNI 7129, per garantire sicurezza ed efficienza. La comprensione delle diverse tipologie di impianti e delle fasi di installazione è cruciale per chiunque lavori nel settore o utilizzi questi sistemi.

    Titolo: Estensione tecnica alla guida: norme e installazione impianti a gas


    🧱 Riferimenti normativi aggiornati (luglio 2025)

    CodiceNormaContenutoNote
    UNI 7129-1:2015Impianti a gas per uso domestico e similari – Parte 1Progettazione e installazione tubazioniFondamentale, aggiornata con chiarimenti 2024
    UNI 11528:2022Impianti a gas non domesticiImpianti >35 kW (attività industriali, commerciali)Estensione per tecnici e progettisti
    DM 37/08Regolamento impiantisticoObblighi installazione, certificazione, responsabilitàSempre vigente
    UNI 11137:2019Messa in servizio impiantiVerifiche, prove di tenuta, dichiarazioniCruciale per fase finale
    UNI 10738:2012Adeguamento impianti vecchiImpianti esistenti non a normaSpesso trascurata, ma decisiva

    🔍 Tipologie impianti: differenze pratiche

    Tipo impiantoApplicazioniObblighi specificiNote
    Uso domestico (cucina, scaldabagno)Abitazioni, uffici, B&BUNI 7129 obbligatoriaValido fino a 35 kW
    Uso collettivo condominialeCaldaie centralizzateUNI 11528, progetto firmatoSempre firmato da professionista
    Uso industriale o commercialeForni, cucine industriali, processiUNI 11528 + norme sicurezzaAnalisi rischio e ventilazione specifica

    🛠️ Fase 1 – Progettazione

    La fase di progettazione è il fondamento di ogni impianto a gas sicuro, conforme e duraturo. In questa fase vengono prese decisioni cruciali su percorsi, materiali, sezioni, punti di intercettazione, ventilazioni e destinazioni d’uso. Vediamone i sotto-capitoli principali:


    📐 Studio planimetrico e analisi funzionale degli ambienti

    L’analisi planimetrica ha l’obiettivo di:

    • Individuare i punti di utenza (caldaie, piani cottura, forni)
    • Stabilire il percorso più sicuro e ispezionabile delle tubazioni
    • Rispettare la normativa relativa alle distanze minime (da quadri elettrici, scarichi, fonti di calore)
    • Definire i punti di ventilazione naturale o meccanica

    Esempi pratici

    • In un’abitazione, la cucina può trovarsi lontana dal punto d’ingresso del gas: questo richiede curve ben calcolate e passaggi ispezionabili.
    • In un ristorante, si valuta se i locali sono interrati o seminterrati, condizione che impone vincoli ulteriori sulle aperture di aerazione e dispositivi di sicurezza.

    🔧 Dimensionamento delle tubazioni

    Il dimensionamento è spesso sottovalutato, ma è cruciale per evitare perdite di carico, sovrappressioni o cali di rendimento.

    Fattori da considerare

    • Lunghezza del percorso
    • Numero e tipo di apparecchi collegati
    • Pressione di fornitura (bassa o media pressione)
    • Materiale della tubazione (rame, acciaio, multistrato certificato)

    Metodo pratico (semplificato)

    1. Calcolo del fabbisogno termico (in kW) degli apparecchi
    2. Conversione in portata gas (Nm³/h o l/h)
    3. Scelta diametro tubazione in base alle tabelle UNI 7129 (per uso domestico) o UNI 11528 (per uso non domestico)
    Lunghezza (m)Potenza (kW)Diametro consigliato (rame)
    Fino a 10 m< 24 kW15 mm
    10–20 m24–35 kW18 mm
    > 20 m o curve complesse>35 kW22–28 mm o progetto dedicato

    Per impianti industriali è obbligatorio il calcolo dettagliato con software certificato o simulazione fluidodinamica.


    🌬️ Calcolo della ventilazione e aerazione

    Tutti gli impianti a gas devono garantire adeguato apporto d’aria per la combustione e la sicurezza, pena accumulo di monossido o rischio esplosione.

    Due elementi fondamentali:

    1. Aerazione = immissione di aria comburente (necessaria per la combustione)
    2. Ventilazione = espulsione di aria esausta (compresi eventuali residui di combustione)

    Come si calcola

    • Per locali con apparecchi di tipo A o B, sono obbligatorie aperture permanenti verso l’esterno (UNI 7129)
    • Superficie minima (in cm²) = 6 cm² per ogni kW installato (con minimi assoluti)
    • Le aperture vanno prottette da griglie, non devono poter essere chiuse, e devono essere contrapposte se possibile
    Tipo localePotenza installataSuperficie minima griglia (cm²)
    Cucina domestica28 kW168 cm²
    Locale tecnico60 kW360 cm²
    Locale interratoQualsiasiSolo se ventilazione meccanica conforme

    Note progettuali

    • I locali interrati o senza finestre devono avere ventilazione meccanica certificata.
    • Per impianti in ambito commerciale o industriale, le portate minime d’aria vengono calcolate in m³/h secondo UNI 11528.

    📌 Riflessione finale su questa fase

    Un progetto ben fatto è come una struttura antisismica: invisibile, ma essenziale.

    Il tempo speso per studiare il layout, dimensionare correttamente e garantire ventilazione adeguata si traduce in:

    • Meno interventi futuri
    • Maggiore efficienza energetica
    • Massima sicurezza per chi abita o lavora negli spazi

    Nel prossimo capitolo: installazione pratica – materiali, raccordi e tracciature corrette.

    🛠️ Fase 2 – Installazione

    Una volta completata la progettazione, si passa alla fase di installazione, dove la precisione e la conformità alle normative sono imprescindibili. Ogni materiale, ogni giunzione, ogni metro di tubo deve essere tracciabile, ispezionabile e a norma. Vediamo i passaggi essenziali.


    🏷️ Utilizzo esclusivo di materiali marcati CE

    Obbligo di marcatura CE

    Tutti i componenti utilizzati in un impianto gas devono essere marcati CE, in quanto rientrano nella direttiva europea Gas Appliances Regulation (UE) 2016/426. Questa marcatura garantisce:

    • Sicurezza d’uso
    • Compatibilità normativa
    • Tracciabilità del produttore
    • Conformità alle prove di pressione, resistenza e tenuta

    Componenti principali da verificare

    • Valvole di intercettazione
    • Regolatori di pressione
    • Dispositivi di sicurezza (es. valvole di eccesso flusso)
    • Apparecchi utilizzatori (caldaie, piani cottura)
    • Raccordi e giunti filettati o a compressione

    ⚠️ La mancanza della marcatura CE è motivo sufficiente per invalida installazione e responsabilità penale del tecnico installatore.


    🧰 Tubazioni e raccordi conformi alle norme UNI

    L’anima dell’impianto è rappresentata dalle tubazioni gas, che devono essere:

    • Di materiale idoneo (rame, acciaio, multistrato certificato)
    • Posate a vista o ispezionabili (tracciabilità visiva)
    • Protette da urti, calore, corrosione

    Norma UNI EN 331 per valvole e rubinetti

    Questa norma definisce le caratteristiche costruttive, funzionali e di prova dei rubinetti e valvole per gas domestici e industriali.

    Caratteristiche minime richieste:

    • Resistenza a 650°C per almeno 30 minuti
    • Guarnizioni resistenti al metano e al GPL
    • Identificazione indelebile su corpo valvola

    Norma UNI 7129 – Parte 3 (posa tubazioni domestiche)

    Stabilisce le regole di posa per impianti con portata inferiore ai 35 kW:

    • Percorsi orizzontali e verticali separati
    • Nessun passaggio in cavità murarie non ispezionabili
    • Protezione con guaine se interrati o attraversanti pareti

    Norma UNI 11528 (impianti >35 kW)

    Introduce requisiti più severi per:

    • Certificazione dei materiali (inclusi acciai al carbonio saldati)
    • Posa in ambienti industriali e commerciali
    • Doppia intercettazione in alcuni casi

    🔩 Tipologie di giunzioni e raccordi ammessi

    Giunzioni meccaniche

    • Raccordi a compressione: solo se certificati per gas e visibili
    • Raccordi filettati: sigillati con canapa + pasta idonea gas, oppure teflon certificato

    Giunzioni saldate

    • Ammesse solo da operatori patentati secondo norma UNI EN ISO 9606
    • Obbligatorie per alcuni tratti in impianti industriali o reti interne in acciaio

    Multistrato e polietilene

    • Ammessi se dotati di certificazione specifica gas (tipo 2+ secondo Regolamento CPR)
    • Da posare solo con sistemi di raccordo a tenuta metallica

    ⚠️ Non sono ammessi raccordi non ispezionabili né giunzioni annegate senza manicotto di ispezione.


    🧯 Dettagli pratici: protezioni, fissaggi, tracciabilità

    ElementoRequisitoRiferimento Normativo
    Fascette di fissaggioOgni 80 cm (rame), 120 cm (acciaio)UNI 7129
    Protezione da urtiObbligatoria in ambienti pubblici o passaggi veicolariUNI 11528
    Verniciatura protettivaAnticorrosiva in ambienti umidi o aggressiviUNI EN ISO 12944
    Cartellini identificativiObbligatori a inizio/fine linea e ogni diramazioneUNI 7129 / D.M. 37/08

    📌 Considerazioni finali sull’installazione

    Un impianto si installa in pochi giorni, ma resta per decenni: ogni dettaglio conta.

    Un installatore competente deve:

    • Documentare ogni materiale usato
    • Annotare i numeri di serie e le certificazioni
    • Redigere una dichiarazione di conformità completa al termine dell’opera

    Solo così l’impianto sarà sicuro, ispezionabile e a norma di legge.

    ✅ Prova di tenuta dell’impianto a gas

    La prova di tenuta è una fase obbligatoria e fondamentale per garantire la sicurezza dell’impianto prima della sua messa in servizio. Deve essere eseguita secondo quanto previsto dalle norme UNI vigenti (es. UNI 7129 per uso domestico), ed è il momento in cui si certifica che non vi siano perdite lungo il sistema di distribuzione.


    📌 Quando va eseguita la prova di tenuta?

    La prova di tenuta va eseguita obbligatoriamente:

    • al termine dell’installazione dell’impianto nuovo
    • dopo ogni intervento sostanziale di modifica o manutenzione
    • prima della riattivazione di un impianto fermo da lungo tempo
    • in caso di cambio del tipo di gas distribuito (es. GPL → metano)

    🔧 Attenzione: l’impianto deve essere completo in ogni sua parte ma non ancora collegato all’apparecchio utilizzatore (es. caldaia, piano cottura).


    ⚖️ Norma tecnica di riferimento

    La normativa principale per la prova di tenuta è:

    • UNI 7129-1:2023 (per impianti domestici e similari)
    • UNI 11137:2019 (per impianti di maggiore potenza e ambienti non domestici)
    • D.M. 37/2008 (obbligo di dichiarazione di conformità)

    🧪 Come si effettua una prova di tenuta?

    1. Chiusura dell’impianto

    L’impianto viene chiuso a monte con un’apposita valvola e messo in pressione utilizzando aria o azoto tecnico (vietato l’uso del gas combustibile per la prova!).

    2. Pressione di prova

    La pressione varia in base al tipo di impianto:

    Tipo impiantoPressione di provaDurata minima
    Domestico ≤ 35 kW100 mbar (10 kPa)≥ 15 minuti
    Industriali/terziarioSecondo UNI 11137≥ 30 minuti

    📏 Nessuna perdita deve essere rilevata. Se la pressione scende, l’impianto non può essere messo in esercizio.

    3. Strumentazione

    È necessario l’uso di un manometro di precisione certificato, con risoluzione adeguata (es. 1 mbar) e taratura recente.


    📄 Il verbale di prova

    Al termine della prova, l’installatore redige un verbale di prova di tenuta che deve contenere:

    • dati dell’impianto
    • pressioni iniziali e finali
    • durata della prova
    • dichiarazione di esito positivo o negativo
    • firma dell’installatore e del committente

    🖋️ Questo documento è allegato alla Dichiarazione di Conformità (Di.Co) ed è parte integrante della documentazione tecnica.


    🔒 Responsabilità e conseguenze legali

    L’omessa prova di tenuta o la falsa dichiarazione possono comportare:

    • responsabilità penali in caso di incidente
    • sanzioni amministrative ai sensi del D.M. 37/2008
    • invalidità della copertura assicurativa in caso di danni

    ⚠️ La sicurezza parte dalla pressione. Una prova fatta male o saltata espone a gravi rischi persone e beni.

    📄 Dichiarazione di conformità: l’atto ufficiale di responsabilità

    La Dichiarazione di Conformità (abbreviata Di.Co.) è il documento obbligatorio per legge che ogni installatore deve redigere al termine dei lavori di installazione, ampliamento o trasformazione di un impianto a gas. Essa certifica che l’impianto è stato realizzato secondo la regola dell’arte, in conformità alle normative tecniche vigenti.

    🧾 La Di.Co. ha valore legale e viene rilasciata al committente (proprietario, amministratore, azienda, ente pubblico) ed eventualmente allegata a pratiche edilizie, catastali o assicurative.


    🛠️ Chi deve redigerla

    • L’installatore abilitato, in qualità di responsabile tecnico dell’impresa.
    • Solo le imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e abilitate ai sensi del D.M. 37/2008 (lettera “e” per impianti gas).

    ⚖️ L’installatore firma la Di.Co. sotto propria responsabilità penale.


    📋 Contenuti obbligatori della Di.Co.

    La dichiarazione di conformità non è un modulo generico, ma un documento strutturato con contenuti minimi obbligatori:

    ContenutoDescrizione
    Dati dell’impresa installatriceRagione sociale, P. IVA, iscrizione CCIAA, requisiti tecnici
    Dati del committenteNome, cognome o ragione sociale, indirizzo completo
    Tipo di impiantoEs. “Impianto di adduzione gas metano per uso domestico”
    Norme tecniche applicateEs. UNI 7129-1:2023, UNI EN 1775, ecc.
    Descrizione dei lavori eseguitiEstensione, materiali, locali coinvolti
    Esito della prova di tenutaPressione utilizzata, durata, manometro utilizzato
    Data e firma del responsabile tecnicoCon timbro dell’azienda

    📎 Allegati obbligatori

    Ogni Di.Co. deve essere completa degli allegati previsti dalla legge, in assenza dei quali la dichiarazione è nullo o contestabile:

    1. Schema dell’impianto

    • Disegno tecnico planimetrico dell’impianto realizzato (anche a mano, purché leggibile)
    • Indica: percorso delle tubazioni, tipo di gas, apparecchi collegati, ventilazioni

    2. Elenco dei materiali

    • Marca, modello e certificazione dei materiali installati (es. tubo CSST, valvole, raccordi)
    • Eventuale dichiarazione di conformità dei componenti

    3. Copia dei certificati CE

    • Tutti i materiali utilizzati devono essere marchiati CE
    • Vanno allegati i certificati di conformità (es. per valvole, rilevatori gas, tubazioni flessibili)

    4. Verbale di prova di tenuta

    • Indica pressioni di prova, strumento utilizzato, durata, esito positivo
    • Firmato dall’installatore e dal committente

    🏛️ Normativa di riferimento

    NormaTitoloAmbito
    D.M. 37/2008Regolamento per l’installazione degli impiantiObbligo Di.Co. e requisiti tecnici
    UNI 7129Impianti a gas per uso domesticoProgettazione e installazione
    UNI 11137Impianti a gas nei luoghi non domesticiRequisiti specifici
    DPR 462/01Sicurezza impiantiAdempimenti correlati

    📌 Conseguenze dell’assenza della Di.Co.

    L’assenza o incompletezza della Dichiarazione di Conformità può comportare:

    • Blocco dell’allaccio del gas
    • Impossibilità di ottenere agibilità edilizia
    • Rischio di sanzioni per il committente
    • Responsabilità penali e civili per l’installatore

    🔒 È il documento che tutela entrambe le parti: chi realizza l’impianto e chi lo utilizza.


    ✍️ Dove va conservata?

    La Di.Co. deve essere:

    • consegnata al cliente in copia firmata
    • conservata dall’impresa per almeno 10 anni
    • in caso di impianti condominiali o aziendali, va conservata anche dal responsabile della sicurezza

    📎 Appendice – Assistente AI per la redazione della Dichiarazione di Conformità

    La compilazione della Dichiarazione di Conformità può essere automatizzata o semplificata in modo efficace tramite l’uso di un prompt AI progettato specificamente per installatori, tecnici manutentori, imprese certificate e progettisti.

    Di seguito proponiamo un prompt strutturato, pronto per essere inserito in strumenti come ChatGPT, Copilot o altri assistenti AI. L’obiettivo è quello di generare una Di.Co. conforme, coerente con la normativa, completa dei dati tecnici, e pronta per la firma.


    🧠 Capitolo 1 – A cosa serve il prompt AI

    Il prompt AI ha come scopo:

    • Precompilare automaticamente la Di.Co. a partire da pochi dati chiave
    • Assicurare la coerenza normativa e formale del documento
    • Suggerire allegati mancanti o da compilare
    • Permettere al tecnico di risparmiare tempo mantenendo il controllo finale

    🛠️ Ideale per piccoli artigiani, ditte individuali o studi professionali che vogliono garantire conformità senza errori.


    🧾 Capitolo 2 – Prompt AI per redigere una Dichiarazione di Conformità completa

    Ecco il prompt consigliato, da copiare e incollare in ChatGPT o altri strumenti AI:


    🎯 PROMPT: Dichiarazione di Conformità per impianto a gas (AI-Assisted)

    markdownCopiaModificaAgisci come un tecnico esperto in impiantistica civile e industriale, specializzato in installazioni a gas secondo il D.M. 37/2008. Voglio generare una Dichiarazione di Conformità completa, conforme alla normativa, per un impianto a gas appena realizzato.Fornisco di seguito i dati essenziali:1. Nome impresa installatrice: [Inserisci nome]2. Partita IVA e CCIAA: [Inserisci dati]3. Responsabile tecnico: [Nome e qualifica]4. Dati cliente: [Nome, indirizzo, codice fiscale o P.IVA]5. Ubicazione impianto: [Comune, via, n° civico]6. Tipo impianto: [Gas metano per uso civile/domestico/industriale]7. Normative applicate: [Es. UNI 7129:2023, UNI EN 1775]8. Data inizio lavori: [GG/MM/AAAA]9. Data fine lavori: [GG/MM/AAAA]10. Prova di tenuta: [Esito, pressione, durata, manometro usato]11. Schema impianto: [Descrizione o allegato PDF]12. Materiali utilizzati: [Tubi, valvole, raccordi, apparecchi]13. Certificazioni CE disponibili: [Sì/No – specificare]14. Firma e timbro impresa: [Sì/No]Con questi dati, generami:- Il testo completo della Dichiarazione di Conformità- L’elenco degli allegati richiesti- Un avviso di eventuali elementi mancanti- I riferimenti normativi da citare nel documento- Eventuali raccomandazioni finali da inserireLa dichiarazione deve essere conforme al D.M. 37/2008 e compatibile con le verifiche del distributore gas e dei tecnici comunali.

    📎 Capitolo 3 – Vantaggi dell’uso del prompt

    • Riduzione degli errori nella compilazione manuale
    • Uniformità tra più dichiarazioni
    • Controllo legale e riferimenti normativi aggiornati
    • ✅ Possibilità di esportare il testo per stampa o invio PEC

    📐 Capitolo 4 – Suggerimenti pratici per l’uso

    • Conserva una libreria di prompt adattati per ogni tipo di impianto (gas, elettrico, idraulico, fotovoltaico)
    • Invia i dati tecnici base tramite form condiviso col cliente e incollali nel prompt
    • Verifica sempre che le informazioni finali siano corrette, soprattutto in relazione a:
      • Norme UNI aggiornate
      • Codici identificativi dei componenti
      • Eventuali prescrizioni regionali o comunali

    🔍 Capitolo 5 – Versione avanzata del prompt per aziende strutturate

    Per aziende che effettuano numerose installazioni, si può automatizzare ulteriormente il processo con un prompt esteso:

    markdownCopiaModificaGenera un modello Word precompilato in stile tabellare, con logo, intestazione aziendale, e sezioni modificabili in WordPress o moduli PDF, da allegare automaticamente al gestionale interno. Aggiungi QR code con link alla pagina di assistenza dell’impianto.

    ✅ Conclusione

    Integrare l’intelligenza artificiale nei processi documentali, anche in ambiti regolamentati come l’impiantistica, è non solo possibile, ma consigliabile. Automatizzare una Di.Co. perfetta consente di aumentare efficienza, conformità e professionalità in ogni installazione.

    🛡️ L’artigiano del futuro è un tecnico che lavora bene e comunica in modo impeccabile, con gli strumenti più moderni.

    📂 Consegna della Documentazione all’Utente

    📘 Capitolo 1 – L’importanza della consegna documentale

    La consegna documentale al committente è parte integrante della corretta esecuzione dell’impianto e condizione necessaria per la validità della Dichiarazione di Conformità. Oltre a tutelare l’utente finale, essa costituisce una garanzia formale per l’installatore, che dimostra di aver istruito e informato correttamente il cliente.

    ⚠️ Mancata consegna = impianto incompleto. Potrebbe comportare sanzioni, sospensione della fornitura o responsabilità in caso di incidente.


    📂 Capitolo 2 – Documenti obbligatori da consegnare

    📑 Paragrafo 2.1 – Manuale d’uso e manutenzione della caldaia

    Ogni generatore di calore (caldaia, scaldacqua, ecc.) deve essere dotato del suo manuale ufficiale, in lingua italiana, contenente:

    • Istruzioni d’uso quotidiano
    • Schemi funzionali e dati tecnici
    • Procedure di manutenzione ordinaria e straordinaria
    • Avvertenze di sicurezza

    Nota: Il manuale può essere fornito in formato digitale solo se l’utente è d’accordo. In alternativa, copia cartacea.


    📑 Paragrafo 2.2 – Libretto di impianto per la climatizzazione

    Il Libretto di Impianto è obbligatorio per tutti gli impianti termici civili >5 kW (riscaldamento e/o ACS).

    🔧 Se l’impianto è nuovo, va creato un nuovo libretto (secondo il modello unificato nazionale).
    🛠️ Se è un intervento su impianto esistente, si aggiorna il libretto già presente.

    Il libretto deve contenere:

    • Dati identificativi dell’impianto
    • Dati catastali dell’immobile
    • Tipologia dei generatori
    • Cronologia degli interventi

    📑 Paragrafo 2.3 – Registrazione CURIT / portale regionale

    La registrazione nel Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici (CURIT o similari) è obbligatoria in molte regioni (es. Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto).

    L’installatore deve:

    • Registrare l’impianto entro 30 giorni dal collaudo
    • Indicare tutti i dati previsti dal portale
    • Caricare, ove richiesto, libretto e dichiarazione di conformità
    • Fornire al cliente una ricevuta di registrazione o numero identificativo

    📊 Tabella riepilogativa – Documenti da consegnare

    DocumentoObbligatorio?FormatoNote operative
    Manuale d’uso caldaia✅ SìCartaceo o PDFVersione in italiano, fornita dal costruttore
    Libretto di impianto✅ SìCartaceoNuovo o aggiornato secondo modello nazionale
    Dichiarazione di Conformità✅ SìCartaceo + PDFFirmata, completa di allegati obbligatori
    Prova di tenuta✅ SìCartaceoAllegata alla Di.Co. con firma e dati strumentazione
    Ricevuta CURIT / portale regionale✅ Sì (dove previsto)PDFStampata o inviata via PEC al cliente
    Certificazioni CE dei componenti✅ SìCartaceo/PDFObbligatorio per apparecchi installati
    Schema dell’impianto✅ SìCartaceoPlanimetria con tracciato tubazioni e punti terminali
    Manuale d’uso apparecchiature accessorie⚠️ Se presentePDF o cartaceoEs. termostati, cronotermostati, valvole elettroniche

    🧾 Capitolo 3 – Modalità di consegna e raccolta firma

    📑 Paragrafo 3.1 – Consegna fisica o digitale

    La consegna della documentazione può avvenire:

    • Fisicamente in busta chiusa firmata dal cliente
    • Via email certificata (PEC) con ricevuta di ritorno
    • Via portale cloud aziendale (solo se il cliente dà consenso scritto)

    📑 Paragrafo 3.2 – Firma di ricezione

    Per completare la tracciabilità:

    • Allegare modulo di ricevuta firmato dal cliente
    • Se digitale, salvare ricevuta PEC o firma digitale
    • Archiviarla nel gestionale o cartella lavori

    🗂️ Questo documento vale come prova in caso di contenzioso o controllo da parte di enti (Comune, Regione, ARPA, ATS).


    ✅ Capitolo 4 – Bonus: Prompt AI per preparare kit documentale da consegnare

    Ecco un prompt AI utile per generare tutta la documentazione per l’utente, pronta da stampare o inviare via PEC:


    🎯 PROMPT: Generazione documentazione post-installazione (AI Tool)

    markdownCopiaModificaAgisci come un tecnico installatore professionista esperto in impianti termici a gas e sistemi di climatizzazione, operante nel rispetto del D.M. 37/2008.Voglio creare un **kit di documenti post-intervento da consegnare all’utente**, comprensivo di:1. Lettera di accompagnamento con firma installatore2. Manuale d’uso della caldaia (link o copia integrale)3. Libretto di impianto compilato4. Dichiarazione di conformità con allegati5. Prova di tenuta gas6. Ricevuta di registrazione al portale CURIT / impianti regionali7. Modulo di ricevuta documenti firmato dal cliente8. Suggerimenti per la manutenzione e scadenzeFornirò i dati tecnici base, indirizzo cliente, tipo di impianto e caldaia installata. Genera tutti i documenti in modo chiaro, ordinato e pronto per la stampa o invio digitale.

    🔚 Conclusione della sezione

    La consegna corretta e tracciata della documentazione non è un dettaglio burocratico: è il momento in cui la competenza tecnica diventa fiducia reale da parte del cliente. Ogni documento consegnato è una firma di qualità dell’installatore, e l’uso dell’intelligenza artificiale può aiutare a garantirne completezza, coerenza e rapidità operativa.

    Checklist per le Fasi di Installazione e Collaudo degli Impianti a Gas

    1. Introduzione

    Una corretta installazione e un collaudo accurato degli impianti a gas sono fondamentali per garantire la sicurezza, l’efficienza e la conformità normativa. La seguente checklist riassume i principali controlli da effettuare durante le fasi operative.


    2. Fasi di Installazione: Controlli Essenziali

    2.1 Verifica preliminare del sito

    • Controllare la conformità del locale alle normative di sicurezza
    • Verificare la ventilazione e aerazione degli ambienti
    • Assicurarsi che non vi siano fonti di ignizione vicine

    2.2 Controllo materiali e componenti

    • Verificare che tubazioni, raccordi e valvole siano conformi alle norme UNI/CEI
    • Controllare integrità e assenza di danni meccanici
    • Confermare la corretta marcatura e certificazioni

    2.3 Montaggio e collegamenti

    • Seguire il progetto approvato per la posa dei tubi
    • Assicurarsi che le pendenze siano adeguate per il deflusso di eventuali condense
    • Collegare apparecchiature secondo le specifiche del produttore

    3. Fase di Collaudo: Controlli e Prove

    ControlloDescrizioneEsito (✓ / ✗)Note
    Tenuta dell’impiantoProva di tenuta con gas neutro o ariaPressione e durata stabilite
    Verifica pressioni di esercizioControllo pressione in condizioni operativeRispetto dei valori normativi
    Funzionamento dispositivi di sicurezzaTest valvole, rilevatori e dispositiviDevono intervenire correttamente
    Controllo assenza perditeIspezione visiva e con strumenti di rilevazioneAssenza di fughe in ogni punto
    Verifica ventilazioneControllo ricambi d’aria e aerazioneConforme a normative di sicurezza
    Collaudo apparecchiAccensione e prova di funzionamentoConformità a istruzioni tecniche

    4. Procedure e Raccomandazioni Finali

    • Documentare tutte le prove effettuate con report dettagliati
    • Correggere immediatamente eventuali anomalie rilevate
    • Rilasciare dichiarazione di conformità solo dopo superamento di tutti i controlli
    • Predisporre un piano di manutenzione periodica

    Sicurezza negli Impianti a Gas: Rischi, Incidenti e Precauzioni

    1. Introduzione

    Gli impianti a gas, se non progettati, installati e mantenuti correttamente, possono rappresentare rischi significativi per la sicurezza di persone e proprietà. È essenziale conoscere i principali pericoli associati e le misure preventive da adottare per minimizzarli.


    2. Principali Rischi negli Impianti a Gas

    2.1 Perdita di gas e rischio esplosione

    Le fughe di gas sono la causa principale di incendi ed esplosioni, dovute a installazioni difettose, guasti o deterioramento dei materiali.

    2.2 Intossicazione da monossido di carbonio (CO)

    Il monossido di carbonio è un gas inodore e tossico che si forma in caso di combustione incompleta. Può causare gravi intossicazioni o decessi.

    2.3 Incendi

    Oltre all’esplosione, il gas può alimentare incendi se entra in contatto con fonti di ignizione.

    2.4 Malfunzionamenti e guasti tecnici

    Difetti di progettazione, manutenzione carente o componenti usurati possono compromettere la sicurezza dell’impianto.


    3. Dati Statistici Sugli Incidenti (Italia, ultimi 5 anni)

    Tipo di IncidenteNumero di casiPercentuale sul totaleCause principali
    Fughe di gas con esplosione12045%Perdite da tubazioni, valvole difettose
    Intossicazioni da CO8030%Combustione incompleta, scarso ricambio aria
    Incendi4015%Contatto gas-fiamme libere
    Malfunzionamenti tecnici2510%Manutenzione insufficiente, componenti usurati

    4. Precauzioni e Misure di Sicurezza

    4.1 Progettazione e installazione a norma

    • Rispettare tutte le normative vigenti (UNI, CEI, DM)
    • Utilizzare materiali certificati e componenti originali
    • Affidarsi a tecnici qualificati e certificati

    4.2 Controlli e manutenzione periodica

    • Eseguire regolari ispezioni e verifiche di tenuta
    • Sostituire tempestivamente parti usurate o difettose
    • Installare dispositivi di sicurezza come rilevatori di gas e valvole di intercettazione automatica

    4.3 Ventilazione e aerazione adeguate

    • Garantire un corretto ricambio d’aria nei locali dove sono presenti apparecchi a gas
    • Evitare l’ostruzione di prese e bocchette di ventilazione

    4.4 Comportamenti sicuri da parte degli utenti

    • Non usare fiamme libere in prossimità di impianti a gas
    • Segnalare immediatamente odori di gas sospetti
    • Non tentare riparazioni fai-da-te

    5. Conclusioni

    La sicurezza negli impianti a gas dipende dalla corretta progettazione, installazione, manutenzione e dall’attenzione degli utenti. Applicare le precauzioni indicate riduce significativamente i rischi di incidenti gravi, tutelando persone e beni.

    Manutenzione e Gestione Post-Installazione degli Impianti a Gas

    1. Introduzione

    La manutenzione regolare e la gestione corretta degli impianti a gas dopo l’installazione sono fondamentali per garantire sicurezza, efficienza e lunga durata dell’impianto. Spesso questa fase viene sottovalutata, ma è essenziale per prevenire guasti, perdite e incidenti.


    2. Obiettivi della Manutenzione Post-Installazione

    • Garantire la sicurezza degli utenti
    • Assicurare l’efficienza e l’affidabilità dell’impianto
    • Rispettare le normative vigenti e gli obblighi di legge
    • Prolungare la vita utile dell’impianto

    3. Tipologie di Manutenzione

    Tipo di manutenzioneDescrizioneFrequenza consigliata
    Manutenzione ordinariaControlli e interventi programmati per mantenere l’impianto in efficienzaAnnuale o semestrale, a seconda della normativa e uso
    Manutenzione straordinariaInterventi non programmati per riparazioni o sostituzioni urgentiAl bisogno, in caso di guasti o anomalie
    Manutenzione predittivaMonitoraggio continuo tramite sensori e diagnostica per prevenire guastiSe l’impianto è dotato di sistemi di monitoraggio avanzati
    Verifiche di sicurezzaIspezioni obbligatorie per garantire la conformità normativaSecondo legge, spesso biennale o quinquennale

    4. Attività Principali della Manutenzione

    4.1 Controllo visivo e ispezione

    • Verifica dello stato delle tubazioni, raccordi e valvole
    • Ricerca di segni di corrosione, danni o perdite visibili

    4.2 Prove di tenuta

    • Test di pressione per verificare la tenuta del sistema
    • Utilizzo di rilevatori elettronici per individuare fughe non visibili

    4.3 Pulizia e manutenzione delle apparecchiature

    • Pulizia di bruciatori, filtri e dispositivi di sicurezza
    • Verifica e sostituzione di componenti soggetti ad usura

    4.4 Aggiornamento documentazione tecnica

    • Registrazione di tutti gli interventi effettuati
    • Aggiornamento del libretto d’impianto e certificazioni

    5. Gestione e Monitoraggio Continuo

    • Installazione di sistemi di rilevazione fughe gas e allarmi
    • Programmazione di controlli periodici da parte di personale qualificato
    • Educazione degli utenti su comportamenti sicuri e segnalazione tempestiva di anomalie

    6. Tabella Riassuntiva delle Attività di Manutenzione

    AttivitàDescrizioneFrequenzaResponsabile
    Ispezione visivaControllo integrità tubazioniAnnualeTecnico specializzato
    Prova di tenutaTest pressione e rilevazione fugheAnnuale o biennaleTecnico certificato
    Pulizia apparecchiManutenzione bruciatori e filtriAnnualeTecnico specializzato
    Aggiornamento documentiRegistrazione interventi e certificazioniAd ogni interventoInstallatore / manutentore
    Formazione utentiInformazioni su sicurezza e usoAll’installazione e periodicamenteInstallatore / responsabile

    7. Conclusioni

    Una manutenzione programmata e una gestione attenta dell’impianto a gas sono indispensabili per prevenire rischi, assicurare prestazioni ottimali e garantire la conformità alle normative. Investire in questi aspetti significa tutela per gli utenti e risparmio a lungo termine.

    Approfondimento Normativo sugli Impianti a Gas: Riferimenti, Aggiornamenti e Fonti Ufficiali

    1. Introduzione alle Normative di Riferimento

    La progettazione, installazione, collaudo e manutenzione degli impianti a gas sono regolati da un complesso di normative nazionali e internazionali, finalizzate a garantire sicurezza, efficienza e rispetto ambientale. Aggiornarsi costantemente sulle norme vigenti è fondamentale per ogni tecnico e installatore.


    2. Principali Norme Tecniche e Legislazione Italiana

    Norma / DecretoDescrizione sinteticaUltimo aggiornamentoLink ufficiale
    UNI 7129Impianti a gas per uso domestico e similare — Progettazione, installazione e messa in servizio2015 (rev. 2019 in consultazione)UNI (acquisto e consultazione)
    UNI 11137Impianti a gas — Verifica e manutenzione2017UNI
    CEI 64-8/6Norme elettriche per impianti a gas (parte impianti elettrici)2021CEI
    DM 12 aprile 1996Regolamento sulla sicurezza degli impianti1996 (in vigore)Normattiva
    DPR 74/2013Regolamento per il controllo tecnico sugli impianti a gas2013Gazzetta Ufficiale
    Legge 46/90Norme per la sicurezza degli impianti1990 (aggiornata)Normattiva

    3. Approfondimento sui principali riferimenti normativi

    UNI 7129 — Impianti a gas per uso domestico e similare

    La norma UNI 7129 rappresenta la principale guida tecnica per la progettazione e installazione degli impianti a gas in ambito residenziale. Essa definisce:

    • Tipologie di impianti e configurazioni consentite
    • Materiali e componenti idonei
    • Metodologie di installazione
    • Prove di tenuta e collaudo
    • Procedure di messa in servizio e sicurezza

    La versione aggiornata è in fase di revisione per integrare le nuove tecnologie e migliorare gli standard di sicurezza.

    UNI 11137 — Manutenzione e verifiche periodiche

    Questa norma disciplina le attività di controllo, manutenzione e verifica degli impianti, con particolare attenzione alla prevenzione di perdite di gas e all’efficienza funzionale.

    • Frequenza delle ispezioni
    • Procedure di diagnostica
    • Documentazione e registrazione degli interventi

    CEI 64-8/6 — Norme elettriche per impianti a gas

    Questa parte della norma CEI 64-8 tratta le prescrizioni di sicurezza per gli impianti elettrici associati a impianti a gas, fondamentali per evitare rischi di incendio o esplosione dovuti a scariche elettriche.


    4. Aggiornamenti Normativi Recenti

    • Revisione UNI 7129: In corso di consultazione, introduce prescrizioni per l’uso di materiali innovativi e dispositivi di sicurezza elettronici.
    • DM 37/2008: Aggiornamento della legge che regola l’attività degli installatori, con focus su certificazioni e abilitazioni.
    • Norme europee armonizzate: Sono in costante evoluzione e vanno integrate con le norme italiane, soprattutto per componenti e materiali.


    6. Conclusioni

    Conoscere e applicare correttamente le normative è un obbligo ma anche un vantaggio competitivo per gli installatori e i progettisti di impianti a gas. La normativa è in continua evoluzione, perciò è consigliabile:

    • Monitorare aggiornamenti ufficiali
    • Frequentare corsi di aggiornamento certificati
    • Utilizzare risorse ufficiali per approfondimenti tecnici

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