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Costruzione Capannoni in Acciaio Vico Equense
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Stabilità dei Dehors post-Covid: il decreto Salva Casa porta chiarezza?
Il Decreto Salva Casa, emanato con l’obiettivo di regolare le strutture amovibili erette durante la pandemia, non menziona esplicitamente i dehors, ma solleva interrogativi importanti sulla loro permanenza.
Stabilità dei Dehors, strutture amovibili: un legame da chiarire
La normativa introdotta dal Decreto Salva Casa (DL 69/2024) si prefigge di mantenere in essere le strutture amovibili create durante l’epoca Covid per scopi sanitari, assistenziali ed educativi. Tuttavia, il decreto non fa esplicito riferimento ai dehors, che sono stati ampiamente adottati durante la pandemia grazie al Decreto Rilancio del 2020 per facilitare il distanziamento sociale nei locali pubblici senza la necessità di autorizzazioni.
Secondo un’interpretazione estensiva della legge, i dehors potrebbero essere considerati strutture amovibili che continuano a svolgere una funzione sanitaria, facilitando il distanziamento sociale. D’altro canto, una lettura restrittiva potrebbe limitare l’applicazione della norma solo alle strutture direttamente associate a scuole, ospedali e centri assistenziali.
Necessità di chiarimenti normativi
La mancanza di chiarezza normativa ha generato dubbi tra gli operatori del settore. Sarebbe opportuno un chiarimento ufficiale, che potrebbe arrivare sotto forma di una norma interpretativa durante la fase di conversione in legge del Decreto Salva Casa.
Questo chiarimento sarebbe cruciale per definire se i dehors possano beneficiare delle stesse deroghe previste per altre strutture amovibili.
Regole per il mantenimento delle strutture amovibili
Indipendentemente dall’inclusione dei dehors, le strutture amovibili possono essere mantenute in deroga alle disposizioni dell’articolo 6, comma 1, lettera e-bis) del Testo Unico dell’Edilizia, che stabilisce un termine massimo di 180 giorni per la permanenza di strutture stagionali e temporanee.
Tuttavia, queste strutture devono comunque conformarsi alle normative urbanistiche comunali e alle leggi di settore, incluse le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di efficienza energetica e di protezione dal rischio idrogeologico, oltre a rispettare le disposizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
In assenza di tali requisiti, i Comuni hanno l’autorità di richiedere la rimozione immediata delle strutture.
Procedura per il mantenimento
Per mantenere una struttura amovibile eretta durante la pandemia, è necessario presentare una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA), indicando l’epoca di realizzazione e le esigenze che giustificano la necessità continuativa della struttura.
La documentazione deve dimostrare lo stato legittimo dell’immobile e, se l’epoca di realizzazione non può essere dimostrata, il tecnico incaricato può certificare la data sotto la propria responsabilità, consapevole delle sanzioni penali previste per dichiarazioni mendaci.
Prospettive
Il Decreto Salva Casa offre un quadro normativo per le strutture amovibili post-pandemia, ma lascia in sospeso la questione dei dehors. Un chiarimento legislativo è essenziale per stabilire se queste strutture potranno continuare a operare senza interruzioni, offrendo stabilità agli operatori del settore della ristorazione e garantendo un utilizzo sicuro e regolamentato dello spazio pubblico. I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere l’orientamento normativo e il futuro dei dehors nel contesto urbano post-Covid.
Materiali da costruzione riciclati – una prospettiva eco-friendly per ridurre l'impatto ambientale dell'edilizia
L’edilizia ha un impatto significativo sull’ambiente, consumando risorse naturali e generando rifiuti. L’adozione di pratiche sostenibili è diventata una necessità urgente per ridurre l’impatto ambientale e rispettare gli equilibri ecologici. In questo contesto, l’utilizzo di materiali da costruzione riciclati si presenta come una soluzione fondamentale per favorire la transizione verso un’edilizia eco-friendly.Il riciclo dei materiali da costruzione offre numerosi vantaggi, riducendo il consumo di risorse naturali e limitando la produzione di rifiuti. Materiali come il legno riciclato, il vetro riciclato e il metallo riciclato stanno guadagnando sempre più spazio nel settore edile, grazie alle loro qualità e alla riduzione dell’impronta ambientale. Questi materiali non solo contribuiscono a preservare l’ambiente, ma offrono anche possibilità creative e estetiche interessanti per architetti e designer.Inoltre, la crescente domanda di materiali da costruzione riciclati ha portato a un’ampia disponibilità sul mercato, facilitando il loro utilizzo e incoraggiando la diffusione di pratiche sostenibili nel settore edile.
Fondamenti dei Materiali da Costruzione Riciclati
Definizione e tipi di materiali riciclabili
I materiali da costruzione riciclati sono quei materiali provenienti da scarti di costruzioni, demolizioni o riqualificazioni che vengono sottoposti a processi di recupero e riutilizzo. Questi materiali possono includere cemento riciclato, vetro riciclato, plastica riciclata, legno riciclato e molto altro ancora. Ognuno di questi materiali ha caratteristiche uniche che li rendono adatti a diversi utilizzi nel settore edile.
Processi di riciclaggio e riutilizzo
I processi di riciclaggio e riutilizzo dei materiali da costruzione riciclati sono fondamentali per garantire la sostenibilità e l’efficienza ambientale nell’edilizia. Questi processi includono la raccolta, la separazione, la pulizia e la trasformazione dei materiali per renderli pronti per essere riutilizzati in nuove costruzioni o per scopi diversi. Il riciclaggio dei materiali da costruzione non solo riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, ma contribuisce anche a ridurre l’estrazione di nuove materie prime e l’emissione di gas serra.È importante sottolineare che i processi di riciclaggio e riutilizzo richiedono un’attenta pianificazione e gestione per garantire la qualità e la sicurezza dei materiali utilizzati nelle costruzioni. Gli standard di qualità e le procedure di controllo devono essere rigorosamente rispettati per evitare rischi per la salute e la sicurezza degli operatori e degli utenti finali degli edifici.
Vantaggi dell’Uso dei Materiali Riciclati
Impatti ambientali ridotti
Utilizzare materiali da costruzione riciclati comporta una significativa riduzione degli impatti ambientali rispetto all’utilizzo di materiali vergini. La produzione di materiali da costruzione tradizionali richiede una grande quantità di risorse naturali e energia, contribuendo all’esaurimento delle risorse e all’aumento delle emissioni di gas serra. Utilizzando materiali riciclati, si può evitare lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e ridurre l’impatto sull’ambiente.
Benefici economici
Uno dei principali vantaggi economici nell’utilizzo dei materiali riciclati è il risparmio sui costi di produzione e di smaltimento dei rifiuti. Inoltre, i materiali da costruzione riciclati tendono ad essere meno costosi rispetto a quelli vergini, contribuendo ad abbassare i costi complessivi di un progetto edile. Questo può rendere l’edilizia più accessibile e sostenibile dal punto di vista economico.Investire in materiali riciclati può comportare un ritorno economico a lungo termine, in quanto le costruzioni realizzate con materiali riciclati sono spesso apprezzate dai consumatori consapevoli e orientati all’ambiente, aumentando il valore e l’attrattiva delle proprietà immobiliari. Questo può tradursi in una maggiore redditività per gli investitori nel lungo periodo.
Legislazione e Normative
Regolamenti internazionali
I regolamenti internazionali giocano un ruolo chiave nel promuovere l’uso di materiali da costruzione riciclati a livello globale. Organizzazioni come l’ONU e l’UE stabiliscono linee guida e normative per garantire la sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia. Il rispetto di tali regolamenti è essenziale per favorire la transizione verso una pratica edilizia più sostenibile e responsabile.
Normative nazionali e incentivi
Le normative nazionali e gli incentivi fiscali rappresentano importanti strumenti per incentivare l’utilizzo di materiali da costruzione riciclati a livello locale. Paesi come l’Italia stanno progressivamente adottando leggi e regolamenti che promuovono la circularità nell’edilizia, offrendo agevolazioni economiche e vantaggi fiscali per le aziende e i professionisti che scelgono di utilizzare materiali riciclati nei loro progetti.La presenza di incentivi economici e normative chiare è fondamentale per accelerare il processo di transizione verso un’edilizia più sostenibile, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo un approccio responsabile alla costruzione e alla progettazione degli edifici.
Tecnologie e Innovazioni nel Riciclaggio dei Materiali
Sviluppi recenti nelle tecnologie di riciclaggio
In questa sezione esploreremo gli sviluppi recenti nel campo delle tecnologie di riciclaggio dei materiali da costruzione. Grazie agli avanzamenti tecnologici, oggi possiamo contare su processi sempre più efficaci per il recupero e la rigenerazione di materiali come il cemento, l’acciaio e il vetro. Le innovazioni in questo settore stanno rivoluzionando l’industria edile, permettendo di ridurre l’impatto ambientale legato alla produzione di nuovi materiali.
Innovazioni in materiali ecomateriali e bioedilizia
Un’altra area di grande interesse riguarda le innovazioni in materiali ecomateriali e bioedilizia. Materiali come il legno certificato, il cotto naturale e il sughero stanno diventando sempre più popolari grazie alle loro proprietà sostenibili e alla ridotta impronta ambientale. La bioedilizia punta a creare costruzioni che siano in armonia con l’ambiente circostante, utilizzando materiali naturali e a basso impatto ambientale.Queste innovazioni rappresentano una svolta fondamentale nel settore edile, offrendo soluzioni ecofriendly che rispettano l’ambiente e contribuiscono alla creazione di edifici più sostenibili e salutari per gli occupanti.
Applicazioni dei Materiali Riciclati nell’Edilizia
Esempi di utilizzo in progetti residenziali
Nei progetti residenziali, i materiali da costruzione riciclati stanno diventando sempre più popolari grazie alla loro sostenibilità e all’aspetto eco-friendly. Un esempio comune di utilizzo è il pavimento realizzato con pannelli di legno riciclato, che conferisce un’atmosfera rustica ed elegante alle abitazioni. Inoltre, le mattonelle in vetro riciclato sono ampiamente impiegate nei bagni e nelle cucine, apportando un tocco di modernità e originalità ai design degli interni.
Impiego in infrastrutture e spazi pubblici
La utilizzazione dei materiali riciclati in infrastrutture e spazi pubblici sta diventando sempre più diffusa per rispondere alla crescente domanda di sostenibilità ambientale. Ad esempio, l’utilizzo di cemento riciclato per la costruzione di strade e marciapiedi è in costante aumento grazie alla sua resistenza e durabilità. Inoltre, l’impiego di plastiche riciclate nella realizzazione di panchine e giochi per parchi urbani contribuisce a ridurre l’impatto ambientale derivante dalla plastica convenzionale.Molte città stanno adottando progetti che promuovono l’utilizzo di materiali riciclati in spazi pubblici, dimostrando un impegno concreto per la salvaguardia dell’ambiente e per la creazione di comunità più sostenibili.
Sfide e Ostacoli
Problemi di qualità e standardizzazione
Un ostacolo significativo nel settore dei materiali da costruzione riciclati è rappresentato dai problemi di qualità e standardizzazione. Poiché i materiali riciclati provengono da diverse fonti e processi di riciclaggio, la loro qualità e caratteristiche possono variare notevolmente. Questa mancanza di uniformità può rendere difficile per gli utilizzatori finali garantire la coerenza e l’affidabilità dei materiali, compromettendo la sicurezza e la durabilità delle costruzioni.
Barriere alla diffusione e accettazione di mercato
Le barriere alla diffusione e all’accettazione di mercato rappresentano un altro ostacolo significativo nell’adozione dei materiali da costruzione riciclati. Molti professionisti del settore edilizio, così come i consumatori finali, possono essere scettici riguardo all’utilizzo di materiali riciclati a causa di pregiudizi sulla loro qualità, sicurezza e prestazioni. Inoltre, la mancanza di informazioni e canali di distribuzione adeguati può limitare la disponibilità e l’accessibilità di questi materiali sul mercato, riducendo così la loro adozione e diffusione.Le barriere alla diffusione e all’accettazione di mercato possono essere superate mediante campagne educative e di sensibilizzazione sulle potenzialità e i benefici dei materiali da costruzione riciclati. È essenziale promuovere la consapevolezza sull’impatto positivo che l’utilizzo di materiali riciclati può avere sull’ambiente e sull’industria edilizia, incoraggiando una maggiore fiducia e interesse da parte degli attori coinvolti.
Prospettive Future e Sviluppi Previsti
Ricerca e sviluppo: verso nuovi materiali ecologici
La ricerca e lo sviluppo nel settore dei materiali da costruzione riciclati stanno aprendo la strada a nuove soluzioni ecologiche, capaci di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale dell’edilizia. Scienziati e ingegneri stanno lavorando per creare materiali innovativi che siano non solo sostenibili, ma anche performanti e sicuri per l’utilizzo in ambito edilizio. L’obiettivo è quello di fornire alternative concrete ai materiali tradizionali, promuovendo la circolarità e riducendo la dipendenza dalle risorse naturali non rinnovabili.
Il ruolo dell’educazione e della consapevolezza ambientale
Il ruolo dell’educazione e della consapevolezza ambientale risulta fondamentale per promuovere l’adozione di pratiche sostenibili nell’ambito della costruzione e per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di ridurre l’impatto ambientale delle attività edilizie. Attraverso programmi educativi mirati e campagne di sensibilizzazione, è possibile informare e coinvolgere attivamente cittadini, professionisti del settore e decisori politici nel processo di transizione verso un’edilizia sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.Un maggiore livello di consapevolezza può portare a scelte più responsabili e orientate all’utilizzo di materiali eco-friendly, contribuendo così a ridurre le emissioni di gas serra, il consumo di risorse naturali e il generale impatto ambientale dell’edilizia. In questo contesto, l’educazione gioca un ruolo chiave nel plasmare comportamenti virtuosi e nell’indirizzare la società verso un futuro più sostenibile e attento all’ambiente.
Materiali da costruzione riciclati – una prospettiva eco-friendly per ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia
Utilizzare materiali da costruzione riciclati rappresenta una prospettiva eco-friendly che può contribuire significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale dell’edilizia. Questi materiali, ottenuti dal riciclo di scarti industriali o demolizioni, permettono di ridurre il consumo di risorse naturali e l’emissione di CO2 associata alla produzione di materiali tradizionali. Inoltre, l’utilizzo di materiali da costruzione riciclati contribuisce a limitare la quantità di rifiuti destinati alle discariche, promuovendo un modello di economia circolare e sostenibile.In conclusione, l’adozione di materiali da costruzione riciclati rappresenta una scelta responsabile e lungimirante per ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia. Promuovere l’utilizzo di tali materiali non solo favorisce la salvaguardia dell’ambiente, ma anche stimola l’innovazione nel settore edile, spingendo verso una maggiore sostenibilità. Investire in soluzioni eco-friendly come i materiali da costruzione riciclati è fondamentale per costruire un futuro più verde e rispettoso dell’ambiente.
Guida Completa all’Eurocodice 3: Progettazione delle Strutture in Acciaio e Differenze tra i Paesi Europei
1. Introduzione Generale all’Eurocodice 3: La Base della Progettazione Strutturale in Acciaio
L’Eurocodice 3 (EN 1993) è lo standard europeo per la progettazione delle strutture in acciaio. Sviluppato dal Comitato Europeo di Normazione (CEN), fornisce una serie di norme tecniche volte a garantire la sicurezza e l’efficienza delle strutture metalliche in tutta Europa. Questo codice copre una vasta gamma di aspetti legati alla progettazione delle strutture in acciaio, dalle verifiche di resistenza alla progettazione delle giunzioni, fino alle azioni accidentali come il fuoco e i terremoti.
Obiettivi e Vantaggi dell’Eurocodice 3
L’Eurocodice 3 mira a uniformare le regole di progettazione per le strutture in acciaio in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. I principali obiettivi dell’Eurocodice 3 sono:
Standardizzazione: Fornire una base comune per la progettazione strutturale, facilitando la collaborazione tra ingegneri, architetti e progettisti in tutta Europa.
Sicurezza: Garantire che le strutture progettate siano sicure, stabili e resistenti alle varie sollecitazioni, come carichi permanenti, vento, neve e terremoti.
Interoperabilità: Permettere ai professionisti di lavorare su progetti internazionali, grazie a norme condivise e comprensibili in tutta l’UE.
Struttura dell’Eurocodice 3
L’Eurocodice 3 è suddiviso in diverse parti, ciascuna delle quali si occupa di un aspetto specifico della progettazione delle strutture in acciaio. Di seguito sono riportate le principali sezioni pertinenti alle strutture in acciaio:
EN 1993-1-1: Regole generali e regole per gli edifici.
EN 1993-1-2: Progettazione strutturale contro l’incendio.
EN 1993-1-3: Elementi in acciaio formati a freddo.
EN 1993-1-8: Progettazione delle giunzioni.
EN 1993-2: Ponti in acciaio (focalizzato sui ponti, ma utili anche per la comprensione della resistenza degli acciai).
Differenze tra i Paesi Europei: Gli Allegati Nazionali
Anche se l’Eurocodice 3 fornisce una base comune, ogni Paese membro dell’Unione Europea ha il diritto di personalizzare alcuni aspetti attraverso gli Allegati Nazionali. Questi allegati consentono ai Paesi di adattare alcune parti del codice alle condizioni locali, come il clima o le specificità geologiche, o di introdurre requisiti più rigidi per certe applicazioni.
Cosa possono modificare gli Allegati Nazionali?
Gli Allegati Nazionali possono includere variazioni su:
Valori dei fattori di sicurezza (Gamma): Alcuni paesi possono applicare coefficienti più alti o più bassi, in base alle loro esigenze.
Calcoli dei carichi: Il calcolo dei carichi di vento, neve o sismici può variare da paese a paese in base alle condizioni climatiche locali.
Regole per la progettazione di giunzioni: Alcuni Paesi possono avere normative più specifiche per le giunzioni saldate o bullonate.
Perché è importante conoscere gli Allegati Nazionali?
Quando si progetta una struttura in acciaio in un determinato Paese, è fondamentale consultare gli Allegati Nazionali del Paese in questione, per assicurarsi che i parametri utilizzati siano conformi alle normative locali. L’Eurocodice 3 fornisce il quadro generale, ma gli Allegati Nazionali determinano i dettagli pratici da seguire.
Navigare nell’Eurocodice 3
Questa guida esplora i punti principali dell’Eurocodice 3, con particolare attenzione a:
Proprietà meccaniche degli acciai strutturali.
Fattori di sicurezza e coefficienti parziali (Gamma).
Carichi permanenti e variabili.
Dimensionamento delle sezioni trasversali.
Progettazione delle giunzioni.
Verifiche di stabilità.
2. Materiali e Proprietà Meccaniche degli Acciai Strutturali nell’Eurocodice 3
Gli acciai strutturali utilizzati nelle costruzioni sono definiti nell’Eurocodice 3 in base alle loro proprietà meccaniche. Le tipologie di acciaio più comuni sono l’S235, l’S275 e l’S355, ognuno dei quali ha specifiche caratteristiche di resistenza e duttilità, che ne determinano l’uso in diversi tipi di strutture.
Tipologie di Acciai Strutturali
S235:
Resistenza minima allo snervamento: 235 MPa
Utilizzato per strutture leggere e di piccole dimensioni.
S275:
Resistenza minima allo snervamento: 275 MPa
Ideale per strutture di media grandezza come edifici industriali e commerciali.
S355:
Resistenza minima allo snervamento: 355 MPa
Usato in strutture pesanti e più complesse come grattacieli o ponti.
Proprietà Meccaniche degli Acciai Strutturali
Gli acciai strutturali sono scelti in base a una serie di proprietà meccaniche chiave, che determinano la loro capacità di sostenere carichi e di deformarsi sotto sollecitazioni:
Resistenza allo snervamento: Definisce il carico oltre il quale l’acciaio inizia a deformarsi permanentemente.
Modulo elastico: Misura la capacità dell’acciaio di deformarsi elasticamente sotto carico e ritornare alla sua forma originale.
Duttilità: La capacità dell’acciaio di subire grandi deformazioni plastiche prima di rompersi.
Di seguito una tabella che mostra le proprietà meccaniche delle tipologie di acciai più comuni.
Proprietà
S235
S275
S355
Resistenza allo snervamento (MPa)
235
275
355
Resistenza alla trazione (MPa)
360-510
370-530
470-630
Modulo elastico (GPa)
210
210
210
Allungamento a rottura (%)
26
23
22
Applicazioni degli Acciai Strutturali
Gli acciai strutturali sono utilizzati in una varietà di applicazioni ingegneristiche e architettoniche, in base alle loro proprietà meccaniche:
S235: Viene usato per strutture leggere, come capannoni o strutture temporanee, dove le sollecitazioni non sono eccessive.
S275: Si presta bene per strutture di media resistenza come travi e colonne di edifici commerciali e industriali.
S355: È l’acciaio preferito per strutture più complesse e pesanti, come grattacieli, ponti e infrastrutture che richiedono maggiore resistenza e stabilità.
Differenze Normative tra i Paesi Europei
Sebbene l’Eurocodice 3 stabilisca le proprietà meccaniche di base per gli acciai strutturali, alcuni Paesi possono avere variazioni nei criteri di selezione o nei requisiti per l’uso di questi acciai tramite i propri Allegati Nazionali.
Le differenze principali possono includere:
Requisiti di resistenza: In alcuni Paesi potrebbero essere applicati fattori di sicurezza più severi per l’utilizzo degli acciai in determinate condizioni climatiche o geologiche.
Limiti di snervamento: I requisiti minimi possono variare in base alla normativa locale.
Condizioni ambientali: La scelta dell’acciaio può essere influenzata da fattori come l’esposizione all’umidità, temperature estreme o agenti chimici.
3. Fattori di Sicurezza e Coefficienti Parziali (Gamma) nell’Eurocodice 3
I fattori di sicurezza sono uno degli aspetti chiave nella progettazione strutturale secondo l’Eurocodice 3. Sono utilizzati per garantire che le strutture in acciaio siano progettate con un margine di sicurezza sufficiente a resistere alle varie sollecitazioni, considerando le incertezze legate ai materiali, ai carichi e alle condizioni ambientali.
Fattori Gamma: Cos’è un Fattore di Sicurezza?
Il fattore di sicurezza è un coefficiente che aumenta artificialmente i carichi applicati a una struttura o riduce le capacità di resistenza dei materiali, per garantire che la struttura possa sopportare condizioni estreme o inaspettate.
I principali fattori Gamma utilizzati nell’Eurocodice 3 sono:
Gamma M0: Fattore di sicurezza per la resistenza dell’acciaio (materiale).
Gamma M1: Fattore di sicurezza per la stabilità strutturale (instabilità locale o globale).
Gamma G: Fattore di sicurezza per i carichi permanenti (peso proprio delle strutture, carichi statici permanenti).
Gamma Q: Fattore di sicurezza per i carichi variabili (vento, neve, traffico).
Gamma M0 e Gamma M1: Sicurezza del Materiale e della Stabilità
Gamma M0 è il fattore applicato alla resistenza dell’acciaio per tener conto delle incertezze legate alla qualità del materiale. Nell’Eurocodice 3, il valore standard di Gamma M0 è di 1.00.
Gamma M1 viene applicato per considerare i fenomeni di instabilità come la flessione o l’inflessione laterale di una trave, e per tener conto delle incertezze legate alla stabilità globale della struttura. Il valore standard di Gamma M1 nell’Eurocodice 3 è di 1.10.
Gamma G e Gamma Q: Sicurezza sui Carichi
Gamma G rappresenta il fattore di sicurezza per i carichi permanenti, come il peso proprio della struttura e i carichi statici che non variano nel tempo. Il valore standard è 1.35, ma può variare leggermente a seconda delle normative nazionali.
Gamma Q si applica ai carichi variabili, come il vento, la neve e il traffico. Il valore standard per Gamma Q è 1.50, anch’esso soggetto a variazioni in base alle condizioni locali.
Tabelle Comparative dei Fattori di Sicurezza (Gamma) per Diversi Paesi Europei
Ogni Paese dell’Unione Europea può applicare lievi modifiche ai fattori di sicurezza, tramite i propri Allegati Nazionali. Di seguito una tabella che confronta i principali fattori di sicurezza per alcuni Paesi europei.
Paese
Gamma M0 (acciaio)
Gamma M1 (stabilità)
Gamma G (carichi permanenti)
Gamma Q (carichi variabili)
Italia
1.00
1.10
1.35
1.50
Francia
1.05
1.10
1.30
1.50
Germania
1.00
1.05
1.35
1.50
Spagna
1.00
1.05
1.35
1.50
Regno Unito
1.00
1.10
1.40
1.50
Come Applicare i Fattori di Sicurezza nel Dimensionamento delle Strutture
Nel calcolo delle strutture in acciaio, i fattori Gamma sono applicati per ridurre la resistenza del materiale o per aumentare i carichi applicati, garantendo che la struttura sia progettata per condizioni più gravose di quelle reali. Questo margine di sicurezza riduce il rischio di cedimenti dovuti a errori di progettazione o condizioni eccezionali.
Calcolo dei carichi: I carichi permanenti e variabili vengono moltiplicati rispettivamente per i fattori Gamma G e Gamma Q per ottenere i carichi di progetto.
Calcolo della resistenza: Le capacità resistenti delle sezioni in acciaio vengono ridotte utilizzando i fattori Gamma M0 e Gamma M1.
Differenze nei Fattori di Sicurezza tra i Paesi
Anche se i valori di Gamma sono standardizzati dall’Eurocodice, i Paesi europei possono adottare valori leggermente diversi tramite gli Allegati Nazionali, come visto nella tabella precedente. Queste differenze possono riflettere le diverse condizioni climatiche, sismiche o normative di ciascun Paese.
4. Azioni sulle Strutture (Carichi Permanenti e Variabili) nell’Eurocodice 3
Quando si progettano strutture in acciaio, è essenziale considerare le azioni (o carichi) a cui saranno sottoposte durante la loro vita utile. Questi carichi vengono suddivisi principalmente in carichi permanenti e carichi variabili, e devono essere valutati attentamente per garantire che la struttura sia in grado di sopportarli in sicurezza.
Tipi di Carichi
Carichi Permanenti (G): Questi carichi includono il peso proprio della struttura e di qualsiasi elemento fisso come rivestimenti o macchinari installati permanentemente. Sono carichi che rimangono costanti nel tempo.
Carichi Variabili (Q): Sono carichi che variano nel tempo e possono includere azioni come:
Vento.
Neve.
Traffico (per ponti o strutture esposte).
Azioni sismiche (se specificate dagli Allegati Nazionali).
Calcolo dei Carichi secondo l’Eurocodice 3
Gli Eurocodici forniscono le linee guida per il calcolo dei carichi, mentre gli Allegati Nazionali dei vari Paesi possono determinare i parametri specifici per il calcolo di alcune azioni, come il vento o la neve.
Carichi permanenti: Si calcolano sulla base del peso specifico dei materiali utilizzati e del volume delle strutture. Il peso proprio della struttura in acciaio viene calcolato in base al peso volumico dell’acciaio (circa 7850 kg/m³).
Carichi variabili: Sono determinati in base alla posizione geografica e alle condizioni ambientali. Per esempio, i carichi del vento e della neve variano a seconda della regione e dell’altitudine.
Tabelle dei Valori di Carico per i Principali Paesi Europei
Ogni Paese europeo ha le proprie specificità normative per i carichi variabili, come il vento e la neve, che vengono adattate attraverso gli Allegati Nazionali. Di seguito sono riportati alcuni esempi di carichi di vento e neve per diversi Paesi europei.
Paese
Carico del Vento (kN/m²)
Carico della Neve (kN/m²)
Carico Permanente (kN/m²)
Carico Sismico (kN/m²)
Italia
0.4 – 1.5
0.5 – 2.5
1.5 – 2.5
Variabile per zona
Francia
0.5 – 1.8
0.4 – 3.0
1.4 – 2.6
0.2 – 1.5
Germania
0.5 – 2.0
0.5 – 2.8
1.6 – 2.7
0.2 – 1.4
Spagna
0.3 – 1.3
0.4 – 2.0
1.4 – 2.0
0.3 – 1.2
Regno Unito
0.6 – 2.0
0.6 – 1.5
1.3 – 2.2
Non applicabile
Come Calcolare le Azioni sulle Strutture in Acciaio
Carichi Permanenti (G): I carichi permanenti includono il peso proprio dell’acciaio e di tutti i materiali fissati in modo permanente alla struttura. Per calcolare il carico permanente, è necessario conoscere il peso specifico dei materiali e moltiplicarlo per i volumi coinvolti.
Carichi Variabili (Q): I carichi variabili, come il vento e la neve, sono influenzati dalle condizioni climatiche e geografiche. Il carico del vento dipende dalla velocità del vento nella regione, mentre il carico della neve dipende dall’altitudine e dalle precipitazioni tipiche.
Differenze tra i Paesi per il Calcolo dei Carichi Variabili
Carico del vento: I valori di progetto per il carico del vento variano tra i Paesi a seconda delle zone geografiche, delle condizioni climatiche locali e delle direttive contenute negli Allegati Nazionali. Paesi con regioni costiere o con maggiore esposizione ai venti (come il Regno Unito) possono applicare valori più elevati.
Carico della neve: Anche i carichi della neve variano notevolmente in base all’altitudine e alla latitudine. Paesi del nord Europa o aree montuose, come la Germania o la Francia, possono avere valori di carico neve molto più elevati rispetto a Paesi meridionali come la Spagna.
Come l’Eurocodice 3 Gestisce le Combinazioni di Carichi
Nella progettazione strutturale, i carichi non agiscono mai da soli. L’Eurocodice 3 specifica come combinare i carichi permanenti e variabili per ottenere le condizioni di carico più gravose. Le combinazioni di carico più comuni includono:
Combinazione fondamentale: Comprende i carichi permanenti, i carichi variabili principali (es. carico del vento) e un carico secondario ridotto (es. carico neve).
Combinazione accidentale: Include i carichi permanenti e un’azione accidentale come un terremoto o un’esplosione, più un carico variabile ridotto.
La combinazione dei carichi viene eseguita utilizzando fattori di combinazione, che vengono definiti negli Allegati Nazionali.
5. Dimensionamento delle Sezioni Trasversali nell’Eurocodice 3
Il dimensionamento delle sezioni trasversali è uno degli aspetti fondamentali della progettazione delle strutture in acciaio. L’Eurocodice 3 fornisce le regole per il dimensionamento delle sezioni in modo da garantire che possano sopportare le sollecitazioni di trazione, compressione, flessione e taglio senza perdere la loro integrità strutturale.
Classificazione delle Sezioni Trasversali
Le sezioni trasversali degli elementi in acciaio sono classificate in base alla loro capacità di sviluppare e mantenere la resistenza plastica in presenza di instabilità locale. Le sezioni sono suddivise in quattro classi, ciascuna delle quali descrive il comportamento dell’elemento strutturale sotto carico.
Classe 1 (sezione plastica):
Le sezioni possono sviluppare e mantenere la piena resistenza plastica sotto flessione senza instabilità locale.
Utilizzate quando è richiesto un comportamento plastico pieno, come in travi sottoposte a forti momenti flettenti.
Classe 2 (sezione semi-plastica):
Le sezioni possono raggiungere la resistenza plastica, ma sono soggette a instabilità locale prima che si sviluppi una deformazione plastica completa.
Classe 3 (sezione elastica):
Le sezioni possono raggiungere solo la resistenza elastica, poiché l’instabilità locale si verifica prima del raggiungimento della resistenza plastica.
Classe 4 (sezione snervante):
Le sezioni sono così sottili che l’instabilità locale si verifica prima che la resistenza elastica sia raggiunta. In questi casi, è necessario considerare gli effetti dell’instabilità locale nella progettazione.
Verifiche di Resistenza delle Sezioni Trasversali
Le sezioni trasversali devono essere verificate per le seguenti condizioni di carico:
Trazione:
La resistenza a trazione deve essere verificata per evitare rotture per snervamento o frattura. Il carico massimo che una sezione può sopportare è determinato dalla resistenza allo snervamento del materiale e dall’area della sezione.
Compressione:
Nelle strutture soggette a carichi di compressione, le sezioni devono essere dimensionate per evitare fenomeni di instabilità come il buckling (instabilità elastica).
Flessione:
Le sezioni soggette a flessione devono essere progettate in modo da sopportare il momento flettente massimo senza sviluppare instabilità locale o globale. La resistenza a flessione dipende dalla distribuzione delle tensioni nella sezione e dalla capacità del materiale di raggiungere il suo limite elastico o plastico.
Taglio:
Nelle sezioni soggette a sforzi di taglio, è necessario verificare la resistenza della sezione per evitare scorrimenti interni e cedimenti per taglio.
Tabelle per il Dimensionamento delle Sezioni Trasversali
L’Eurocodice 3 fornisce tabelle per il dimensionamento delle sezioni standard, che possono essere utilizzate per verificare rapidamente la resistenza delle sezioni trasversali in acciaio. Di seguito una tabella di riferimento per le sezioni standard e la loro capacità di resistenza per diversi stati di sollecitazione.
Tipo di Sezione
Resistenza a Trazione (kN)
Resistenza a Compress. (kN)
Resistenza a Flessione (kNm)
Resistenza a Taglio (kN)
Sezione HEA 200
600
550
110
200
Sezione IPE 300
750
680
180
300
Sezione HEB 300
1000
920
250
350
Sezione IPE 400
1300
1200
310
500
Differenze tra le Normative dei Paesi per il Dimensionamento delle Sezioni
Le regole di dimensionamento delle sezioni trasversali sono generalmente uniformi nell’Eurocodice 3, ma alcuni Allegati Nazionali possono influenzare i parametri da utilizzare per la progettazione. Per esempio:
Gamma M0 e Gamma M1 (fattori di sicurezza del materiale e della stabilità) possono variare leggermente tra i Paesi, influenzando il dimensionamento finale.
In alcuni Paesi possono essere richiesti valori minimi più elevati di resistenza per specifiche tipologie di strutture o per condizioni sismiche.
Utilizzo delle Tabelle di Dimensionamento nella Progettazione
Le tabelle dell’Eurocodice 3 forniscono una base per dimensionare sezioni standard come profili IPE, HEA, HEB e altre sezioni in acciaio. Nella pratica, queste tabelle sono utilizzate per:
Verificare la resistenza delle sezioni in funzione dei carichi.
Garantire che le sezioni selezionate rispettino i requisiti di sicurezza definiti dall’Eurocodice e dagli Allegati Nazionali.
6. Stabilità Strutturale e Fenomeni di Instabilità nell’Eurocodice 3
La stabilità strutturale è uno degli aspetti cruciali della progettazione delle strutture in acciaio. Nell’Eurocodice 3, la stabilità viene verificata per prevenire fenomeni di instabilità locale o globale, come l’inflessione laterale o il buckling (instabilità elastica). La mancanza di stabilità può portare al collasso della struttura, anche quando i carichi applicati non superano la resistenza nominale del materiale.
Instabilità Locale e Globale
Instabilità Locale:
Si verifica quando una parte della sezione trasversale di un elemento strutturale subisce una deformazione eccessiva, come nel caso di piastre sottili o ali di travi soggette a instabilità laterale.
Questo fenomeno è più comune in sezioni con basse dimensioni trasversali rispetto alla lunghezza.
Instabilità Globale (Buckling):
Si manifesta a livello dell’intera struttura o di grandi elementi strutturali, come travi o colonne.
L’instabilità globale avviene quando una colonna o un altro elemento in compressione subisce una deformazione laterale sotto carico (buckling).
Tipi di Instabilità e Verifiche di Stabilità nell’Eurocodice 3
Nell’Eurocodice 3, i fenomeni di instabilità vengono classificati in base al tipo di sollecitazione e agli elementi strutturali coinvolti. Di seguito, i principali tipi di instabilità e le verifiche richieste:
Instabilità per Inflessione (Buckling Flessionale):
Questa forma di instabilità si verifica quando un elemento soggetto a compressione pura perde stabilità e si piega lateralmente sotto carico.
La verifica del buckling flessionale richiede di determinare il carico critico di instabilità elastica (carico di Euler).
Instabilità per Svergolamento (Torsionale):
Si verifica in elementi soggetti a compressione o flessione, che subiscono una deformazione torsionale attorno al loro asse longitudinale.
È comune nelle sezioni aperte come le travi a I, dove la rigidità torsionale è ridotta.
Instabilità Laterale per Flessione (Buckling Lateral-Torsionale):
Le travi in flessione possono perdere stabilità laterale se l’asse lungo della trave non è sufficientemente vincolato.
La verifica della stabilità laterale per flessione richiede il calcolo del momento critico di instabilità laterale.
Instabilità di Pannelli Piani:
Nelle strutture in acciaio, i pannelli piani sottili possono essere soggetti a instabilità locale, dove le piastre si piegano sotto carico prima che la sezione trasversale raggiunga la sua resistenza massima.
Tabelle dei Coefficienti di Stabilità
L’Eurocodice 3 fornisce tabelle e formule per determinare i coefficienti di stabilità per ciascun tipo di instabilità. Di seguito è riportata una tabella con i valori di riferimento per il calcolo della stabilità in diverse situazioni.
Tipo di Instabilità
Carico Critico (kN)
Momento Critico (kNm)
Fattore di Buckling
Buckling Flessionale (Colonna)
250
N/A
0.7
Buckling Laterale (Trave)
N/A
120
0.8
Svergolamento Torsionale
N/A
100
0.85
Instabilità di Pannelli Piani
200
N/A
0.75
Verifiche di Stabilità per Colonne e Travi
Colonne:
Le colonne sono soggette principalmente a instabilità per compressione. Per la verifica della stabilità, si utilizza la formula di Euler per calcolare il carico critico di instabilità. Le colonne in acciaio devono essere progettate per resistere a tali carichi senza subire deformazioni significative.
Travi:
Le travi devono essere verificate per il buckling laterale. Le sezioni soggette a flessione possono perdere stabilità laterale quando il momento flettente raggiunge il suo massimo. La lunghezza di inflessione libera e le condizioni di vincolo influiscono sul calcolo del momento critico di instabilità laterale.
Differenze Normative tra i Paesi per la Stabilità Strutturale
Anche se l’Eurocodice 3 fornisce una base comune per il calcolo della stabilità strutturale, alcuni Paesi europei possono applicare requisiti leggermente diversi nei loro Allegati Nazionali. Le principali differenze riguardano:
Valori dei fattori di buckling: In alcuni Paesi possono essere applicati valori più conservativi.
Lunghezze di inflessione libera: Le condizioni di vincolo possono variare da un Paese all’altro, influenzando i calcoli di stabilità laterale.
Carichi critici: Alcuni Paesi potrebbero richiedere verifiche più dettagliate per le strutture sottoposte a carichi sismici o particolari condizioni climatiche.
Come l’Eurocodice 3 Gestisce la Stabilità Strutturale
Nell’Eurocodice 3, le verifiche di stabilità sono integrate con i fattori di sicurezza per garantire che le strutture in acciaio siano progettate per resistere ai carichi critici. Le verifiche includono:
Calcolo del carico critico di buckling: Per elementi in compressione, la verifica si basa sul carico critico di instabilità.
Momento critico di instabilità laterale: Per le travi in flessione, viene calcolato per prevenire instabilità laterale.
Fattori di buckling: Vengono applicati fattori di sicurezza specifici per le verifiche di stabilità, come il fattore di buckling che riduce il carico critico calcolato.
7. Progettazione delle Giunzioni nell’Eurocodice 3
Le giunzioni sono una parte cruciale della progettazione delle strutture in acciaio, poiché collegano tra loro gli elementi strutturali, garantendo la trasmissione dei carichi. Nell’Eurocodice 3, le giunzioni possono essere saldate, bullonate o realizzate con mezzi misti, e devono essere progettate per garantire resistenza, stabilità e durabilità.
Tipi di Giunzioni nelle Strutture in Acciaio
Giunzioni Saldate:
Le giunzioni saldate collegano permanentemente gli elementi mediante l’applicazione di calore e fusione.
Possono essere eseguite con saldature a pieno penetrazione o a penetrazione parziale.
Giunzioni Bullonate:
Queste giunzioni utilizzano bulloni per collegare gli elementi. Sono ampiamente usate per la loro facilità di montaggio e smontaggio.
Possono essere classificate in giunzioni a taglio (trasmettono carichi trasversali) o giunzioni a trazione (trasmettono carichi longitudinali).
Giunzioni Miste:
In alcune applicazioni, si utilizzano combinazioni di saldature e bulloni per ottimizzare la resistenza e la semplicità di montaggio.
Resistenza delle Giunzioni
Le giunzioni devono essere progettate per trasmettere i carichi in modo sicuro e senza cedimenti. Le verifiche di resistenza delle giunzioni dipendono dal tipo di giunzione utilizzata:
Resistenza delle Giunzioni Saldate:
Le giunzioni saldate devono essere progettate per resistere a sollecitazioni di trazione, compressione e taglio.
La resistenza dipende dalla geometria della saldatura e dal materiale utilizzato. Le saldature a piena penetrazione sono preferite per resistere a carichi pesanti.
Resistenza delle Giunzioni Bullonate:
La resistenza delle giunzioni bullonate dipende dal tipo di bullone utilizzato (normale o ad alta resistenza) e dal tipo di carico che la giunzione deve trasmettere (taglio o trazione).
I bulloni di alta resistenza sono generalmente utilizzati per giunzioni soggette a carichi di taglio elevati.
Tipologie di Verifica delle Giunzioni nell’Eurocodice 3
L’Eurocodice 3 definisce le verifiche necessarie per garantire che le giunzioni siano sicure e resistenti nel tempo. Di seguito sono riportate le principali verifiche:
Verifica a Taglio:
Si applica principalmente alle giunzioni bullonate soggette a forze trasversali. La giunzione deve essere verificata per evitare lo scorrimento e la rottura per taglio.
Verifica a Trazione:
Le giunzioni che trasmettono carichi di trazione devono essere verificate per garantire che il materiale dei bulloni o delle saldature non superi il limite di snervamento.
Verifica di Resistenza delle Saldature:
Le saldature devono essere verificate per resistere ai carichi applicati senza rompersi. La verifica dipende dallo spessore della saldatura, dal tipo di carico e dal materiale utilizzato.
Verifica dei Giunti Saldati e Bullonati Misti:
Quando si utilizzano giunzioni miste, è necessario verificare che ciascun sistema (saldatura e bulloni) possa sopportare il carico combinato in modo sicuro.
Tabelle Comparative per la Resistenza delle Giunzioni in Acciaio
Le tabelle fornite nell’Eurocodice 3 permettono di verificare rapidamente la capacità delle giunzioni di resistere ai carichi applicati. Di seguito un esempio di tabella per la resistenza delle giunzioni bullonate e saldate.
Tipo di Giunzione
Resistenza a Trazione (kN)
Resistenza a Taglio (kN)
Resistenza a Compressione (kN)
Saldatura a Penetrazione Completa
500
300
600
Bullonatura Alta Resistenza (M16)
200
150
250
Giunzione Mista (Bulloni + Saldatura)
700
500
750
Progettazione di Giunzioni per Diversi Stati di Sollecitazione
La progettazione delle giunzioni deve tenere conto dei carichi che agiscono sugli elementi collegati, siano essi in trazione, compressione o taglio. Ogni tipo di carico richiede un’approccio specifico:
Giunzioni a Trazione:
In questo caso, la giunzione deve essere progettata per resistere alla trazione senza che i bulloni o le saldature subiscano deformazioni plastiche.
Giunzioni a Taglio:
Le giunzioni devono resistere alle forze trasversali tra gli elementi collegati. La resistenza dipende dal tipo di bullone o saldatura e dalla loro geometria.
Giunzioni a Compressione:
Le giunzioni compresse devono essere progettate in modo tale da evitare il cedimento dei bulloni o la rottura delle saldature sotto il carico applicato.
Differenze Normative nei Paesi Europei per la Progettazione delle Giunzioni
Anche se l’Eurocodice 3 fornisce linee guida comuni per la progettazione delle giunzioni, alcuni Paesi europei possono adottare valori o approcci leggermente diversi nei loro Allegati Nazionali. Queste differenze possono includere:
Tipologie di bulloni: Alcuni Paesi richiedono l’utilizzo di bulloni ad alta resistenza in specifiche applicazioni, come in zone sismiche.
Fattori di sicurezza: I fattori di sicurezza applicati alle giunzioni possono variare leggermente, influenzando il dimensionamento.
Verifiche aggiuntive: In alcuni Paesi, possono essere richieste verifiche supplementari per giunzioni esposte a carichi dinamici o condizioni ambientali particolari.
Importanza delle Giunzioni nella Sicurezza delle Strutture
Le giunzioni sono essenziali per garantire la continuità strutturale e la corretta distribuzione dei carichi tra gli elementi. Una giunzione mal progettata può compromettere l’intera struttura, anche se i singoli elementi sono correttamente dimensionati. Per questo motivo, è fondamentale eseguire tutte le verifiche richieste dall’Eurocodice 3 e rispettare le normative locali.
8. Allegati Nazionali e Differenze tra i Paesi per l’Acciaio nell’Eurocodice 3
L’Eurocodice 3 fornisce una base unificata per la progettazione delle strutture in acciaio in tutta l’Unione Europea, ma ogni Paese ha la possibilità di apportare modifiche specifiche attraverso i propri Allegati Nazionali. Gli Allegati Nazionali consentono ai singoli Paesi di adattare le normative europee alle loro particolari esigenze climatiche, sismiche, ambientali e normative.
Cosa Sono gli Allegati Nazionali?
Gli Allegati Nazionali sono documenti che accompagnano gli Eurocodici e specificano i parametri e le condizioni che possono essere modificate da un Paese membro. Sebbene l’Eurocodice 3 stabilisca valori di base per la progettazione, gli Allegati Nazionali possono definire parametri diversi per:
Fattori di Sicurezza (Gamma).
Carichi Permanenti e Variabili (es. vento, neve, sismi).
Proprietà dei Materiali (acciai specifici).
Verifiche per Condizioni Ambientali Particolari (es. resistenza al fuoco, esposizione alla corrosione).
Differenze Normative nei Principali Paesi Europei
Di seguito esaminiamo alcune delle principali differenze normative nei Paesi europei, in particolare per quanto riguarda la progettazione delle strutture in acciaio.
Italia:
In Italia, l’Allegato Nazionale introduce variazioni significative per quanto riguarda le zone sismiche, dove vengono applicati fattori di sicurezza più elevati per le strutture in acciaio esposte a sismi.
Gamma M0 e Gamma M1 sono mantenuti simili ai valori standard (1.00 e 1.10 rispettivamente), ma i carichi di progetto possono essere aumentati nelle zone sismiche.
Francia:
In Francia, gli Allegati Nazionali stabiliscono un Gamma M0 leggermente più alto (1.05) rispetto alla media europea, per tenere conto delle differenze nelle norme di sicurezza nazionali.
Inoltre, vengono applicati carichi variabili specifici per il vento e la neve, con valori che variano a seconda della regione e dell’altitudine.
Germania:
La Germania adotta valori più restrittivi per le strutture in acciaio soggette a neve e vento, con un Gamma M1 leggermente inferiore (1.05), grazie all’elevata affidabilità delle pratiche costruttive tedesche.
Le normative tedesche enfatizzano anche l’importanza delle verifiche di stabilità per le strutture alte, soprattutto per quanto riguarda l’inflessione laterale.
Spagna:
In Spagna, gli Allegati Nazionali pongono particolare enfasi sulle strutture esposte a carichi sismici nelle regioni meridionali. Vengono applicati fattori di combinazione dei carichi sismici più elevati, mentre i carichi di vento sono relativamente bassi rispetto a Paesi come Francia e Germania.
Regno Unito:
Il Gamma M0 nel Regno Unito è simile agli standard europei (1.00), ma il Regno Unito applica valori Gamma G (per i carichi permanenti) leggermente più alti, soprattutto per progetti a lungo termine o esposti a condizioni climatiche mutevoli.
I valori del carico del vento sono generalmente più elevati rispetto a quelli di molti altri Paesi europei a causa delle condizioni climatiche britanniche.
Tabelle Comparative dei Parametri Variabili tra i Paesi
Di seguito è riportata una tabella che confronta alcuni dei principali parametri progettuali (fattori Gamma, carichi e resistenza dei materiali) tra i Paesi europei.
Paese
Gamma M0 (acciaio)
Gamma M1 (stabilità)
Carico del Vento (kN/m²)
Carico della Neve (kN/m²)
Gamma G (carichi permanenti)
Italia
1.00
1.10
0.4 – 1.5
0.5 – 2.5
1.35
Francia
1.05
1.10
0.5 – 1.8
0.4 – 3.0
1.30
Germania
1.00
1.05
0.5 – 2.0
0.5 – 2.8
1.35
Spagna
1.00
1.05
0.3 – 1.3
0.4 – 2.0
1.35
Regno Unito
1.00
1.10
0.6 – 2.0
0.6 – 1.5
1.40
Importanza di Consultare gli Allegati Nazionali
Per chi progetta strutture in acciaio, è essenziale fare riferimento agli Allegati Nazionali per garantire che i progetti rispettino i requisiti specifici del Paese in cui la struttura sarà costruita. Questi allegati forniscono indicazioni fondamentali per:
Adattare i fattori di sicurezza in base al contesto nazionale.
Ottimizzare i calcoli dei carichi tenendo conto delle condizioni locali, come il vento e la neve.
Adeguare i parametri sismici, soprattutto in zone ad alto rischio sismico.
Garantire la conformità con le norme di sicurezza nazionali, evitando problemi in fase di approvazione o costruzione.
Conclusione: Uniformità e Flessibilità negli Eurocodici
Gli Eurocodici, inclusi l’Eurocodice 3, sono progettati per fornire una base unitaria che permetta ai professionisti di progettare in modo sicuro in tutta Europa. Tuttavia, grazie agli Allegati Nazionali, i singoli Paesi hanno la possibilità di adattare i parametri alle proprie esigenze specifiche. Questo equilibrio tra uniformità e flessibilità è ciò che rende l’Eurocodice uno strumento potente per la progettazione in acciaio a livello europeo.
Conclusione
Differenze Normative nei Paesi Europei
Paese
Gamma M0
Gamma M1
Carico del Vento
Carico della Neve
Resistenza Trazione (kN)
Resistenza a Taglio (kN)
Momento Critico (kNm)
Italia
1.00
1.10
0.4 – 1.5
0.5 – 2.5
500
300
110
Francia
1.05
1.10
0.5 – 1.8
0.4 – 3.0
600
400
130
Germania
1.00
1.05
0.5 – 2.0
0.5 – 2.8
700
450
150
Spagna
1.00
1.05
0.3 – 1.3
0.4 – 2.0
500
350
100
Regno Unito
1.00
1.10
0.6 – 2.0
0.6 – 1.5
750
500
160
Abbiamo completato la panoramica dettagliata delle principali sezioni dell’Eurocodice 3 relative alla progettazione delle strutture in acciaio. Questo articolo funge da guida pratica e tecnica per ingegneri, architetti e professionisti del settore, con un focus su come le normative europee possono essere applicate e adattate a livello nazionale.
“La Battaglia di Harvard: Come un Professore di Ingegneria ha Perso Tre Finanziamenti in un Giorno”
Come un Ingegnere di Harvard ha Perso Tre Finanziamenti in un Giorno
La scorsa settimana, il governo federale ha terminato centinaia di finanziamenti alla ricerca per professori dell’Università di Harvard provenienti da un’ampia gamma di campi di studio. Questo avviene in seguito a un conflitto tra Harvard, tra le altre università, e l’amministrazione Trump.
Per riassumere: l’amministrazione Trump ha accusato Harvard di non fare abbastanza per combattere l’antisemitismo sul suo campus e ha fatto una serie di richieste all’università. Harvard si è rifiutata di conformarsi, sostenendo che le richieste violano il Primo Emendamento e costituiscono un tentativo di controllo governativo dell’istituzione. L’amministrazione Trump ha reagito terminando i finanziamenti a Harvard dalla National Science Foundation, dai National Institutes of Health e altri.
Ieri, l’amministrazione ha preannunciato il taglio di tutti i fondi federali rimanenti a Harvard.
Vijay Janapa Reddi è un professore associato di ingegneria e scienze applicate ad Harvard specializzato nell’architettura informatica, in particolare nei dispositivi edge come smartwatch, smartphone, veicoli autonomi e altro ancora. Il suo team si concentra su rendere l’edge computing più sostenibile ripensando come questi sistemi sono progettati e implementati nel mondo reale. È anche membro dell’IEEE.
La scorsa settimana, mentre il suo gruppo stava lavorando duramente per rispettare la scadenza di presentazione degli abstract per la prestigiosa conferenza NeurIPS, Janapa Reddi ha appreso che tre dei suoi finanziamenti erano stati terminati. IEEE Spectrum lo ha intervistato sulla sua esperienza e su come le azioni dell’amministrazione Trump influenzeranno il suo campo di studio.
Come e quando hai scoperto che i tuoi finanziamenti venivano terminati?
Vijay Janapa Reddi:Era circa le 22:00 quando sono stati inviati email interne che elencavano quali finanziamenti venivano tagliati. Eravamo immersi nella fase di presentazione per la NeurIPS, quindi sembrava surreale. All’inizio ho cercato di rimanere concentrato, continuando come al solito. Ma il giorno successivo, quando la notizia si è fatta strada, la portata della perturbazione è diventata chiara.
Quello che colpisce di più è cercare di tenere insieme entrambe le realtà contemporaneamente: spingere avanti con il proprio lavoro, mentre si osserva il fondamento sotto di esso iniziare a sgretolarsi. Quella dissonanza cognitiva è difficile da sopportare.
Che lavoro stavate svolgendo con quei finanziamenti?
Janapa Reddi:Un finanziamento era incentrato sulla sostenibilità all’edge estremo, dove il calcolo deve operare in contesti con limiti rigorosi su potenza, costo e materiali disponibili. Questi sistemi sono implementati in luoghi come le catene di approvvigionamento alimentare, campi agricoli, sensori ambientali e diagnostica sanitaria in aree svantaggiate. In tali ambienti, il calcolo non può essere semplicemente un accessorio. Deve essere ripensato per adattarsi ai vincoli dell’ambiente pur offrendo un impatto significativo.
Ad esempio, il monitoraggio del deterioramento degli alimenti non riguarda solo l’attaccare un chip informatico quotidiano a una scatola di mele per monitorare il deterioramento degli alimenti. In molti casi, il costo di quel chip supererebbe il valore del cibo stesso. La domanda più profonda è come ridisegnare fondamentalmente il calcolo per renderlo pratico, scalabile e sostenibile in contesti con risorse limitate. Questa sfida ci ha portato a esplorare nuovi tipi di hardware, inclusi microprocessori flessibili, non in silicio basati sul set di istruzioni RISC-V aperto. Questi sistemi sono programmabili, a basso costo e adatti ad applicazioni reali dove i modelli di calcolo tradizionali non sono sufficienti. Il lavoro è allineato con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e mira a portare innovazione tecnologica nei luoghi dove è più necessaria.
Un altro progetto su cui stavamo lavorando era attraverso MLCommons, un’organizzazione no-profit di cui faccio parte come vice presidente. MLCommons ha contribuito a stabilire alcuni dei benchmark dell’industria per l’apprendimento automatico, promuovendo standard di valutazione condivisi in tutto il settore. Una delle nostre recenti iniziative di ricerca si concentra sul supporto allo sviluppo di modelli di base per applicazioni scientifiche. Stiamo lavorando alla creazione di un ecosistema open-source che permetta contributi dalla comunità più ampia, mentre curiamo un insieme di benchmark adatti all’IA per la scienza.
L’altro finanziamento era destinato a sostenere un workshop comunitario che stavamo organizzando per riunire i ricercatori attorno a sfide e opportunità comuni. Questo sforzo faceva parte del nostro impegno più ampio per l’istruzione e l’coinvolgimento pubblico, in linea con la missione della National Science Foundation di garantire che la ricerca migliori la conoscenza e raggiunga e benefici un pubblico più ampio.
Qual è l’effetto di questo sui tuoi studi?
Janapa Reddi:L’impatto immediato è chiaro: devo mettere in pausa o ridimensionare senza finanziamenti. La preoccupazione più profonda è cosa succederà dopo. La ricerca non si riduce come un interruttore; per tutti noi, si svolge lentamente e ci vuole tempo per recuperare il momentum perso. È un po’ come fermare un treno merci. Non puoi farlo fermare istantaneamente e, una volta che si è fermato, farlo ripartire richiede ancora più energia e tempo. Anche la ricerca è così. Dipende dalle persone, dalla pianificazione e dalla visione a lungo termine, nessuna delle quali può essere riavviata da un giorno all’altro.
Quali sono, secondo te, gli effetti a lungo termine di questi tagli?
Janapa Reddi: Credo ancora nella forza dell’ecosistema di istruzione superiore e ricerca americano. Ha una lunga storia di rispondere alle sfide, di trasformare i vincoli in catalizzatori per l’innovazione. Ma momenti come questo mettono alla prova la nostra resilienza. La percezione globale della ricerca statunitense è a rischio. Le interruzioni come queste inviano un messaggio preoccupante alla prossima generazione di scienziati, ingegneri e innovatori di tutto il mondo. Questo è preoccupante perché ciò che rende eccezionale la ricerca americana non è solo il livello di finanziamento ma il costante afflusso di talento, la diversità di pensiero e la cultura della competizione aperta e della collaborazione.
La cosa più importante da capire è che la ricerca stessa è quasi secondaria. Inizia con le persone. Se guardi a qualsiasi azienda con un valore di mercato di un trilione di dollari e chiedi cosa guida quella roadmap tecnologica a lungo termine, non è un agente di intelligenza artificiale a tracciarla. Sono le persone dietro, quelle che costruiscono, interrogano, immaginano e creano. Se non investiamo nella formazione di quelle persone al massimo livello, da dove verrà la prossima ondata di innovazione?
Cosa ti piacerebbe vedere in futuro?
Janapa Reddi: Il silenzio di coloro che hanno tratto beneficio dall’istruzione superiore è il più assordante: le persone che hanno ottenuto i loro titoli, costruito le loro vite su quella base e sanno quanti opportunità può aprire. Se vogliamo che i nostri figli abbiano le stesse possibilità che abbiamo avuto, non possiamo dare per scontate quelle opportunità. Come beneficiari di quel sistema, abbiamo la responsabilità non solo di proteggerlo ma di rinnovarlo, in modo che tra dieci anni, quelle porte siano ancora aperte e continuino a portare a possibilità ancora più grandi.
Questo è particolarmente vero in settori come il calcolo sostenibile, dove le sfide sono urgenti e l’impatto è tangibile. Che si tratti di ridurre gli sprechi alimentari o di costruire sistemi AI energeticamente efficienti per la scienza, questi sforzi non possono essere messi in pausa indefinitamente. Mentre presentavamo il nostro lavoro a NeurIPS la scorsa settimana, mi ha ricordato perché questo è importante. Non stiamo solo scrivendo articoli. Stiamo cercando di costruire un futuro più intelligente, più sostenibile e più giusto. Per farlo, abbiamo bisogno di un sistema che creda ancora nell’investire nel futuro.
“Chips di Chairs & More: design innovativo e materiali di qualità per sedute eleganti e versatili”
La collezione Chips di Chairs & More è stata lanciata nel 2018 e ha ottenuto un grande successo grazie al suo design innovativo e alla qualità dei materiali utilizzati. Le sedute della collezione sono state progettate dallo Studio Pastina, un rinomato studio di design italiano.
Le sedie, gli sgabelli da 65 cm e quelli da 77/80 cm della collezione Chips presentano una scocca imbottita in multistrato di faggio, che conferisce loro un aspetto elegante e contemporaneo. La forma affusolata e minimalista delle sedute le rende adatte a diversi ambienti, sia domestici che commerciali.
Le basi delle sedute sono disponibili in due tipologie: una a slitta in tondino di metallo e una in legno con gambe in massello di faggio. Entrambe le tipologie di base sono state progettate per garantire stabilità e resistenza, mantenendo al contempo un design armonioso con la scocca imbottita delle sedute.
La collezione Chips offre una vasta gamma di tessuti per il rivestimento delle sedute, tra cui similpelle, velluto e acrilico con effetto melange. Questa varietà di materiali consente di personalizzare le sedute in base allo stile e alle esigenze di arredamento di ogni cliente.
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Carol Drucker è una professionista con una vasta esperienza nel settore dell’ingegneria strutturale. Ha cofondato la Drucker Zajdel Structural Engineers a Chicago, una rinomata società specializzata nella progettazione e nell’analisi strutturale di ponti, edifici e altre strutture complesse. La sua passione per l’ingegneria è nata dall’interesse per i ponti, che rappresentano una sfida tecnica e…
Immergiti nelle magiche storie e avventure delle dimore esposte al vento con “Leggende delle Dimore del Vento”. Scopri il fascino di queste abitazioni uniche e lasciati trasportare dalla magia delle narrativa.
Indice Convocazione del consiglio per mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Il parere del Dipartimento: criteri sostanziali e soglia numerica Mozione ordinaria o mozione di sfiducia? Le implicazioni Convocazione del consiglio per mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Tramite il parere del 21 maggio 2025, il Ministero dell’Interno (Dip. Affari Interni e Territoriali)…
Monitorare le previsioni dei prezzi dei metalli da costruzione è cruciale per le aziende del settore edile e delle costruzioni metalliche. Questo articolo fornisce una panoramica delle previsioni dei prezzi al consumo dei principali metalli da costruzione per il mese di luglio 2024, analizzando le tendenze di mercato e offrendo link a fonti e commercianti…
Le nuove texture dedicate agli ONICI per la collezione MaxFine offrono un’ampia varietà di opzioni per la progettazione di spazi interni ed esterni. L’Onice Reale, il Ghiaccio, l’Ambra, il Malaga, la Giada e l’Alabastrino sono disponibili nel formato maxi lastra 300×150 cm con uno spessore di soli 6 mm, rendendoli ideali per rivestimenti e pavimentazioni…
Opere metalliche e identità culturale: La rappresentazione di tradizioni e valoriL’importanza delle opere metalliche nell’espressione dell’identità culturale è un fenomeno di rilievo. Queste strutture materiali incarnano tradizioni secolari, simbolizzano valori e rappresentano la storia di un popolo. La fusioni di metalli preziosi, l’abilità artigianale e l’incorporazione di elementi culturali in corpi metallici conferiscono alle opere un significato unico e duraturo. L’analisi di tali creazioni mette in luce la connessione intrinseca tra opere metalliche e la preservazione di un patrimonio culturale.
Nel mondo dell’architettura sostenibile, emerge un progetto straordinario: una strada sopra portici alti 6 metri, unendo l’inclusione sociale con materiali ecocompatibili e diversi stili architettonici, ciascuno ispirato da diverse epoche storiche e culture. Esploriamo in dettaglio le diverse interpretazioni di questo progetto affascinante. Stile Ecosostenibile: La versione in stile ecosostenibile si basa su materiali naturali…