Servizio Assistenza WordPress Viù
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FAQ
Resistenza al fuoco dell’alluminio: verità e pregiudizi
Introduzione
L’alluminio è un materiale sempre più utilizzato nell’industria edile e meccanica grazie alla sua leggerezza, resistenza e capacità di essere riciclato. Tuttavia, uno degli aspetti che più spesso suscita preoccupazione è la sua resistenza al fuoco. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su questo tema, esaminando i principi scientifici e le tecnologie che stanno alla base della resistenza al fuoco dell’alluminio, nonché le applicazioni pratiche e i casi studio reali.
Principi scientifici e tecnologie
Proprietà dell’alluminio
L’alluminio è un metallo che si ossida rapidamente quando esposto all’aria, formando uno strato di ossido di alluminio che lo protegge dalla corrosione. Questa proprietà è fondamentale per la sua resistenza al fuoco, poiché l’ossido di alluminio ha un punto di fusione molto alto (circa 2045°C) e impedisce la propagazione delle fiamme.
Reazioni chimiche
Quando l’alluminio viene esposto al calore, può reagire con l’ossigeno dell’aria per formare ossido di alluminio. Questa reazione è esotermica, cioè rilascia calore, ma è anche molto rapida e può portare a una veloce formazione dello strato di ossido che protegge il metallo sottostante.
Applicazioni pratiche e casi studio
Edilizia
Nell’edilizia, l’alluminio è spesso utilizzato per le facciate ventilate, le coperture e le strutture portanti. La sua resistenza al fuoco è fondamentale per garantire la sicurezza degli edifici e degli occupanti. Un esempio di applicazione pratica è il sistema di facciata ventilata in alluminio, che combina la resistenza al fuoco con la capacità di ridurre i carichi termici estivi e invernali.
Industria aeronautica
Nell’industria aeronautica, l’alluminio è utilizzato per la costruzione di aerei e elicotteri grazie alla sua leggerezza e resistenza. La resistenza al fuoco è cruciale in questo settore, poiché gli incidenti aerei possono avere conseguenze catastrofiche. Gli aerei moderni utilizzano leghe di alluminio resistenti al fuoco per le strutture critiche.
Innovazione e sinergie con altre tecnologie
Integrazione con materiali compositi
La ricerca sta lavorando sull’integrazione dell’alluminio con materiali compositi avanzati per migliorare ulteriormente la resistenza al fuoco e la leggerezza delle strutture. Questi materiali ibridi potrebbero rivoluzionare settori come l’aeronautica e l’edilizia.
Trattamenti superficiali avanzati
Nuovi trattamenti superficiali, come le tecniche di ossidazione anodica, possono migliorare la resistenza al fuoco dell’alluminio aumentandone lo spessore e la durezza dello strato di ossido. Queste tecnologie offrono nuove possibilità per applicazioni in ambienti estremi.
Analisi economica e valutazioni costi-benefici
Costi di installazione
I costi di installazione di strutture in alluminio possono variare notevolmente a seconda dell’applicazione e della tecnologia utilizzata. Tuttavia, i benefici a lungo termine in termini di durata, manutenzione ridotta e resistenza al fuoco possono rendere l’alluminio una scelta economicamente conveniente.
Confronto con sistemi tradizionali
Materiale | Costo di installazione (€/m²) | Rendita annua (%) |
---|---|---|
Alluminio | 150-300 | 5-10 |
Acciaio | 100-250 | 3-8 |
Legno trattato | 200-400 | 4-9 |
Per Approfondire
SSH: la configurazione sicura che nessuno fa mai
Capitolo 1: Introduzione a SSH
1.1 Cos’è SSH?
SSH (Secure Shell) è un protocollo di rete che consente di accedere e gestire un computer remoto in modo sicuro. È una tecnologia fondamentale per gli amministratori di sistema e gli sviluppatori che lavorano con server remoti. SSH consente di eseguire comandi, trasferire file e gestire processi remoti in modo crittografato e sicuro. [Fonte: OpenSSH]
La sicurezza è il principale vantaggio di SSH. Utilizzando algoritmi di crittografia avanzati, SSH protegge le comunicazioni tra il client e il server, impedendo l’intercettazione e la lettura dei dati da parte di terzi non autorizzati. Ciò rende SSH una scelta ideale per l’amministrazione di server remoti, specialmente in ambienti di rete non sicuri.
SSH supporta anche l’autenticazione basata su chiavi, che consente di accedere al server senza utilizzare password. Questo metodo di autenticazione è più sicuro e comodo rispetto all’utilizzo di password, specialmente quando si lavora con un numero elevato di server.
Inoltre, SSH offre molte altre funzionalità, come la possibilità di creare tunnel criptati per altri protocolli, come ad esempio HTTP e FTP. Ciò consente di proteggere le comunicazioni anche per applicazioni che non supportano nativamente la crittografia.
1.2 Storia di SSH
SSH è stato creato nel 1995 da Tatu Ylönen, uno studente finlandese dell’Università di Helsinki. La prima versione di SSH, chiamata SSH-1, è stata rilasciata nel 1995 e utilizzava il protocollo di crittografia RSA.
Nel 1996, è stata rilasciata la versione 2 di SSH, che è diventata la base per lo sviluppo di SSH-2. Questa versione ha introdotto nuove funzionalità di sicurezza e ha migliorato le prestazioni.
Nel 2006, è stato rilasciato OpenSSH, un’implementazione open source di SSH che è diventata la più popolare e utilizzata al mondo.
Oggi, SSH è utilizzato da milioni di utenti in tutto il mondo e rappresenta uno standard de facto per l’amministrazione di server remoti.
1.3 Vantaggi di SSH
I vantaggi di SSH sono numerosi. Innanzitutto, SSH offre un alto livello di sicurezza, grazie all’utilizzo di algoritmi di crittografia avanzati.
Inoltre, SSH consente di accedere e gestire server remoti in modo efficiente e comodo. Gli amministratori di sistema possono eseguire comandi, trasferire file e gestire processi remoti senza dover essere fisicamente presenti sul server.
SSH supporta anche l’autenticazione basata su chiavi, che è più sicura e comoda rispetto all’utilizzo di password.
Infine, SSH è un protocollo standardizzato e ampiamente supportato, il che significa che può essere utilizzato con una vasta gamma di sistemi operativi e dispositivi.
1.4 Utilizzo di SSH
SSH può essere utilizzato in una vasta gamma di scenari, dall’amministrazione di server remoti alla gestione di dispositivi di rete.
Gli sviluppatori possono utilizzare SSH per accedere e gestire server di sviluppo remoti, mentre gli amministratori di sistema possono utilizzare SSH per gestire server di produzione.
Inoltre, SSH può essere utilizzato per proteggere le comunicazioni tra due punti di rete, ad esempio tra un ufficio e un data center.
Infine, SSH può essere utilizzato anche per creare tunnel criptati per altri protocolli, come ad esempio HTTP e FTP.
Capitolo 2: Configurazione di SSH
2.1 Configurazione del server SSH
La configurazione del server SSH è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza del sistema.
Il file di configurazione principale di SSH è `/etc/ssh/sshd_config`. In questo file, è possibile configurare varie opzioni, come ad esempio l’indirizzo IP e la porta di ascolto del server SSH.
È anche possibile configurare le opzioni di autenticazione, come ad esempio l’autenticazione basata su chiavi e la gestione delle password.
Inoltre, è possibile configurare le opzioni di sicurezza, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
2.2 Configurazione del client SSH
La configurazione del client SSH è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza del sistema.
Il file di configurazione principale del client SSH è `~/.ssh/config`. In questo file, è possibile configurare varie opzioni, come ad esempio l’indirizzo IP e la porta di connessione del server SSH.
È anche possibile configurare le opzioni di autenticazione, come ad esempio l’autenticazione basata su chiavi e la gestione delle password.
Inoltre, è possibile configurare le opzioni di sicurezza, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
2.3 Gestione delle chiavi SSH
La gestione delle chiavi SSH è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza del sistema.
Le chiavi SSH sono utilizzate per l’autenticazione e la crittografia delle comunicazioni.
È possibile generare chiavi SSH utilizzando il comando `ssh-keygen`. È anche possibile utilizzare strumenti di terze parti per gestire le chiavi SSH.
Inoltre, è possibile configurare le opzioni di sicurezza per la gestione delle chiavi SSH, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
2.4 Sicurezza di SSH
La sicurezza di SSH è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza del sistema.
SSH utilizza algoritmi di crittografia avanzati per proteggere le comunicazioni.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per SSH, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per migliorare la sicurezza di SSH, come ad esempio i firewall e i sistemi di rilevamento delle intrusioni.
Capitolo 3: Utilizzo di SSH in pratica
3.1 Accesso a server remoti
SSH può essere utilizzato per accedere a server remoti in modo sicuro.
È possibile utilizzare il comando `ssh` per accedere a un server remoto.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per gestire le connessioni SSH, come ad esempio i client SSH grafici.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per le connessioni SSH, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
3.2 Trasferimento di file
SSH può essere utilizzato per trasferire file tra due punti di rete.
È possibile utilizzare il comando `scp` per trasferire file tra due punti di rete.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per gestire i trasferimenti di file, come ad esempio i client FTP SSH.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per i trasferimenti di file, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
3.3 Gestione dei processi
SSH può essere utilizzato per gestire i processi remoti.
È possibile utilizzare il comando `ssh` per eseguire comandi remoti.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per gestire i processi remoti, come ad esempio i client SSH grafici.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per la gestione dei processi, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
3.4 Creazione di tunnel
SSH può essere utilizzato per creare tunnel criptati per altri protocolli.
È possibile utilizzare il comando `ssh` per creare tunnel criptati.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per gestire i tunnel, come ad esempio i client SSH grafici.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per i tunnel, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
Capitolo 4: Sicurezza avanzata con SSH
4.1 Autenticazione a due fattori
L’autenticazione a due fattori è un metodo di autenticazione che richiede due forme di autenticazione.
SSH supporta l’autenticazione a due fattori utilizzando la combinazione di password e chiavi SSH.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per implementare l’autenticazione a due fattori, come ad esempio i token di autenticazione.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per l’autenticazione a due fattori, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
4.2 Gestione delle autorizzazioni
La gestione delle autorizzazioni è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza del sistema.
SSH supporta la gestione delle autorizzazioni utilizzando il file `/etc/ssh/sshd_config`.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per gestire le autorizzazioni, come ad esempio i sistemi di gestione delle autorizzazioni.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per la gestione delle autorizzazioni, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
4.3 Monitoraggio e registrazione
Il monitoraggio e la registrazione sono passaggi fondamentali per garantire la sicurezza del sistema.
SSH supporta il monitoraggio e la registrazione utilizzando il file `/var/log/auth.log`.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per monitorare e registrare le attività, come ad esempio i sistemi di rilevamento delle intrusioni.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per il monitoraggio e la registrazione, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
4.4 Sicurezza della rete
La sicurezza della rete è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza del sistema.
SSH supporta la sicurezza della rete utilizzando il protocollo di crittografia TLS.
Inoltre, è possibile utilizzare strumenti di terze parti per migliorare la sicurezza della rete, come ad esempio i firewall e i sistemi di rilevamento delle intrusioni.
È anche possibile configurare le opzioni di sicurezza per la sicurezza della rete, come ad esempio la gestione delle chiavi di crittografia e la gestione degli algoritmi di crittografia.
Capitolo 5: Strumenti e risorse
5.1 Strumenti SSH
Ci sono molti strumenti SSH disponibili, sia gratuiti che a pagamento.
Alcuni degli strumenti SSH più popolari includono OpenSSH, PuTTY e SecureCRT.
Inoltre, ci sono molti altri strumenti SSH disponibili, come ad esempio i client SSH grafici e i sistemi di gestione delle autorizzazioni.
È anche possibile utilizzare strumenti di terze parti per migliorare la sicurezza di SSH, come ad esempio i firewall e i sistemi di rilevamento delle intrusioni.
5.2 Risorse online
Ci sono molte risorse online disponibili per imparare di più su SSH.
Alcune delle risorse online più popolari includono la documentazione ufficiale di OpenSSH e la wiki di SSH.
Inoltre, ci sono molti altri siti web e blog che offrono informazioni e tutorial su SSH.
È anche possibile utilizzare strumenti di terze parti per migliorare la sicurezza di SSH, come ad esempio i firewall e i sistemi di rilevamento delle intrusioni.
5.3 Libri e documentazione
Ci sono molti libri e documentazioni disponibili su SSH.
Alcuni dei libri più popolari includono “SSH: The Secure Shell” e “OpenSSH: A Guide to Secure Shell”.
Inoltre, ci sono molti altri libri e documentazioni disponibili, come ad esempio le guide di sicurezza e le specifiche tecniche.
È anche possibile utilizzare strumenti di terze parti per migliorare la sicurezza di SSH, come ad esempio i firewall e i sistemi di rilevamento delle intrusioni.
5.4 Comunità e forum
Ci sono molte comunità e forum online disponibili per discutere di SSH.
Alcune delle comunità e forum più popolari includono il forum di OpenSSH e la comunità di SSH su Reddit.
Inoltre, ci sono molti altri siti web e forum che offrono informazioni e discussioni su SSH.
È anche possibile utilizzare strumenti di terze parti per migliorare la sicurezza di SSH, come ad esempio i firewall e i sistemi di rilevamento delle intrusioni.
Capitolo 6: Conclusione
6.1 Riepilogo
In questo articolo, abbiamo discusso dei fondamenti di SSH e della sua configurazione sicura.
Abbiamo coperto argomenti come la configurazione del server SSH, la gestione delle chiavi SSH e la sicurezza di SSH.
Inoltre, abbiamo discusso di strumenti e risorse disponibili per migliorare la sicurezza di SSH.
Speriamo che questo articolo sia stato utile per comprendere meglio SSH e la sua configurazione sicura.
6.2 Consigli e best practice
Per concludere, ecco alcuni consigli e best practice per la configurazione sicura di SSH:
- Utilizzare una password sicura e complessa per l’accesso SSH.
- Utilizzare l’autenticazione basata su chiavi SSH.
- Configurare le autorizzazioni e le limitazioni per gli utenti SSH.
- Utilizzare un protocollo di crittografia sicuro come AES.
- Monitorare e registrare le attività SSH.
6.3 Futuro di SSH
Il futuro di SSH sembra essere molto promettente.
Con l’aumento della sicurezza e della tecnologia, SSH continuerà a essere uno standard importante per la gestione dei server remoti.
Inoltre, ci saranno nuove funzionalità e miglioramenti per SSH, come ad esempio la supporto per nuovi protocolli di crittografia e la gestione delle autorizzazioni.
6.4 Chiamata all’azione
Ora che hai letto questo articolo, ti invitiamo a provare a configurare SSH in modo sicuro.
Inizia utilizzando una password sicura e complessa per l’accesso SSH e utilizza l’autenticazione basata su chiavi SSH.
Inoltre, configura le autorizzazioni e le limitazioni per gli utenti SSH e utilizza un protocollo di crittografia sicuro come AES.
Monitora e registra le attività SSH e utilizza strumenti di terze parti per migliorare la sicurezza di SSH.
Domande e risposte
Domanda 1: Cos’è SSH?
Risposta: SSH (Secure Shell) è un protocollo di rete che consente di accedere e gestire un computer remoto in modo sicuro.
Domanda 2: Quali sono i vantaggi di SSH?
Risposta: I vantaggi di SSH includono la sicurezza, la flessibilità e la facilità di uso.
Domanda 3: Come si configura SSH?
Risposta: La configurazione di SSH dipende dal sistema operativo e dal software utilizzato. In generale, è necessario configurare il file `/etc/ssh/sshd_config` e utilizzare comandi come `ssh-keygen` e `ssh-copy-id`.
Domanda 4: Quali sono le migliori pratiche per la sicurezza di SSH?
Risposta: Le migliori pratiche per la sicurezza di SSH includono l’utilizzo di password sicure e complesse, l’autenticazione basata su chiavi SSH, la configurazione delle autorizzazioni e delle limitazioni per gli utenti SSH, l’utilizzo di un protocollo di crittografia sicuro come AES e il monitoraggio e la registrazione delle attività SSH.
Domanda 5: Quali sono gli strumenti più comuni per lavorare con SSH?
Risposta: Gli strumenti più comuni per lavorare con SSH includono OpenSSH, PuTTY e SecureCRT.
Curiosità
SSH è stato creato nel 1995 da Tatu Ylönen, uno studente finlandese dell’Università di Helsinki.
Il nome “SSH” deriva dal termine “Secure Shell”, che si riferisce alla capacità del protocollo di fornire un accesso sicuro a un computer remoto.
SSH è utilizzato da milioni di utenti in tutto il mondo e rappresenta uno standard de facto per l’amministrazione di server remoti.
Aziende e risorse utili
OpenSSH: https://www.openssh.com/
PuTTY: https://www.putty.org/
SecureCRT: https://www.vandyke.com/products/securecrt/
Red Hat: https://www.redhat.com/
Canonical: https://www.canonical.com/
Scuole e corsi
Università di Helsinki: https://www.helsinki.fi/
Università di Stanford: https://www.stanford.edu/
Corso di sicurezza informatica: https://www.cybersecurity.it/
Corso di amministrazione di sistema: https://www.adminsys.it/
Conclusione
In questo articolo, abbiamo discusso dei fondamenti di SSH e della sua configurazione sicura.
SSH è un protocollo di rete che consente di accedere e gestire un computer remoto in modo sicuro.
La configurazione di SSH dipende dal sistema operativo e dal software utilizzato.
Le migliori pratiche per la sicurezza di SSH includono l’utilizzo di password sicure e complesse, l’autenticazione basata su chiavi SSH, la configurazione delle autorizzazioni e delle limitazioni per gli utenti SSH, l’utilizzo di un protocollo di crittografia sicuro come AES e il monitoraggio e la registrazione delle attività SSH.
Geopolimeri con terra locale: la ricetta base a freddo
Introduzione ai Geopolimeri e alle Terre Attivate
Storia e Contesto
I geopolimeri sono una classe di materiali polimerici inorganici che sono stati sviluppati negli anni ’70 dal Dr. David Davidovits. Il termine “geopolimero” deriva dalle parole “geologia” e “polimero”, indicando la loro origine geologica e la loro struttura polimerica. I geopolimeri sono ottenuti attraverso la reazione di una sostanza alcalina con un materiale contenente silicio e alluminio, come la metacaolinite o la cenere volante. Questa tecnologia ha suscitato grande interesse negli ultimi anni grazie alle sue potenzialità come materiale sostenibile e a basso impatto ambientale.
Definizione e Proprietà
I geopolimeri sono caratterizzati dalla loro struttura a rete tridimensionale, che conferisce loro proprietà meccaniche interessanti, come alta resistenza a compressione e trazione, bassa densità e buona resistenza al fuoco e agli agenti chimici. Le terre attivate, utilizzate come materia prima per la produzione di geopolimeri, sono composte principalmente da silicio, alluminio e ferro, e possono essere ottenute da varie fonti, come terre locali, scorie industriali o sedimenti.
La Scienza dietro i Geopolimeri
Reazione di Geopolimerizzazione
La reazione di geopolimerizzazione è un processo chimico che coinvolge la dissoluzione dei materiali contenenti silicio e alluminio in una soluzione alcalina, seguita dalla formazione di una struttura a rete tridimensionale. Questa reazione può essere influenzata da vari fattori, come la composizione chimica dei materiali di partenza, la temperatura, il pH e la concentrazione della soluzione alcalina.
Proprietà Meccaniche e Termiche
I geopolimeri possono esibire proprietà meccaniche e termiche interessanti, come alta resistenza a compressione e trazione, bassa densità e buona resistenza al fuoco e agli agenti chimici. La tabella seguente riporta alcune proprietà meccaniche e termiche di geopolimeri prodotti con diverse materie prime:
Materia Prima | Resistenza a Compressione (MPa) | Resistenza a Trazione (MPa) | Densità (kg/m³) | Conducibilità Termica (W/mK) |
---|---|---|---|---|
Metacaolinite | 50-70 | 5-10 | 1500-2000 | 0,5-1,0 |
Cenere Volante | 30-50 | 3-6 | 1200-1800 | 0,3-0,8 |
Terra Locale | 20-40 | 2-4 | 1000-1500 | 0,2-0,5 |
Applicazioni Pratiche e Casi Studio
Edilizia e Costruzioni
I geopolimeri possono essere utilizzati come materiale da costruzione per la realizzazione di edifici, ponti e altre strutture. La loro bassa densità e alta resistenza a compressione li rendono ideali per la costruzione di edifici alti e strutture leggere.
Ingegneria Ambientale
I geopolimeri possono essere utilizzati anche per la bonifica di siti contaminati e la riduzione dell’impatto ambientale di attività industriali. La loro capacità di immobilizzare sostanze tossiche e metalli pesanti li rende utili per la bonifica di suoli e acque contaminate.
Progetto Replicabile: Guida Passo-Passo
Materiali e Attrezzature
Per la produzione di geopolimeri con terra locale, sono necessari i seguenti materiali e attrezzature:
- Terra locale
- Soluzione alcalina (NaOH o KOH)
- Acqua
- Attrezzature di laboratorio (bilancia, pHmetro, ecc.)
Procedura di Produzione
La procedura di produzione di geopolimeri con terra locale è la seguente:
- Raccolta e preparazione della terra locale
- Preparazione della soluzione alcalina
- Miscelazione della terra locale con la soluzione alcalina e l’acqua
- Formazione della struttura a rete tridimensionale
- Stagionatura e indurimento del geopolimero
Esperimenti, Sinergie e Sviluppi Futuri
Esperimenti con Diverse Materie Prime
Sono stati condotti esperimenti con diverse materie prime, come scorie industriali e sedimenti, per valutare la loro idoneità per la produzione di geopolimeri.
Sinergie con Altre Tecnologie
I geopolimeri possono essere utilizzati in combinazione con altre tecnologie, come la produzione di energia solare e la costruzione di edifici sostenibili.
Riflessioni Critiche e Conclusione
Analisi Critica
La produzione di geopolimeri con terra locale presenta alcuni vantaggi, come la riduzione dell’impatto ambientale e la valorizzazione di risorse locali. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per valutare la sostenibilità e la scalabilità di questa tecnologia.
Conclusione
I geopolimeri con terra locale rappresentano una tecnologia promettente per la produzione di materiali sostenibili e a basso impatto ambientale. Ulteriori ricerche e sviluppi sono necessari per esplorare le potenzialità di questa tecnologia e per superare le sfide che si presentano.
Per Approfondire
Le più affermate aziende italiane di elementi in ferro battuto.
Non ci dilungheremo in preambuli e salteremo subito al sodo, con l’elenco delle più conosciute e affermate aziende italiane che producono e commercializzano elementi in ferro battuto.
In.di.a
La prima è In.di.a l’azienda leader in Italia per questo tipo di prodotti, i loro cataloghi sono vastissimi e in più stili e forme. Hanno anche un ecommerce dal quale è possibile acquistare direttamente. Per i fabbri offrono diversi servizi, tra cui un software per configurare elementi con i loro prodotti.
EuroFer
EuroFer è una azienda completamente italiana che dichiara di produrre tutto in Italia. Il loro cataloghi sono zeppi di elementi di tutti i tipi e per tutti i gusti. Hanno un catalogo apposito di manufatti già composti, tipo ringhiere e cancelli sia in ferro battuto che in lamiera laserata.
ArtiFer
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RikFer
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Lecky
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Il gruppo Poste Italiane ha riportato un trimestre record nel 2025, con un aumento dell’utile netto del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto è salito a quota 597 milioni di euro, un risultato positivo che riflette la solidità e la resilienza dell’azienda.
Uno dei fattori che ha contribuito a questo risultato è stata una plusvalenza di 27 milioni di euro generata nello swap azionario tra Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Questo swap ha riguardato la quota detenuta da Poste Italiane in Nexi, che è stata scambiata con il 9,81% di Telecom Italia (Tim). Questa operazione ha permesso a Poste Italiane di consolidare la propria posizione nel settore delle telecomunicazioni, ampliando il proprio portafoglio di investimenti.
Il consiglio di amministrazione del gruppo, presieduto da Matteo Del Fante, ha approvato con soddisfazione i risultati dei primi tre mesi del 2025, evidenziando la solidità finanziaria e la capacità di adattamento di Poste Italiane di fronte alle sfide del mercato.
Questi risultati positivi confermano il ruolo chiave che Poste Italiane svolge nell’economia italiana, offrendo servizi essenziali a cittadini e imprese e contribuendo alla crescita e allo sviluppo del Paese.